Gazprom ha annunciato il dimezzamento a partire da domani della fornitura di gas russo alla Bielorussia per un debito di 465 milioni di dollari di forniture non pagate, in violazione di precedenti accordi. Il provvedimento, precisa il monopolista russo, non influenzerà le forniture di gas ai Paesi dell’Unione europea, che transita per il gasdotto ucraino. Il ministero per l’Energia bielorusso ha confermato la decisione di Gazprom di dimezzare a Minsk le forniture di gas da domani. Lo riferisce l’agenzia Interfax. “Il ministero dell’Energia e il governo sono informati sull’intenzione di Gazprom di ridurre da venerdì 3 agosto la fornitura di gas del 45 per cento alla Bielorussia”, ha riferito un dirigente del ministero. “Ora il ministero dell’Energia, Beltransgaz e il governo stanno discutendo le conseguenze possibili di tale decisione e i passi ulteriori per risolvere il problema”, ha aggiunto. “In base al contratto vigente, Beltransgaz, la società che gestisce gli oleodotti bielorussi, è obbligata a garantire il libero transito del gas russo verso Paesi terzi”, ha sottolineato Gazprom in un comunicato. Gazprom export ha già inviato ai consumatori stranieri una comunicazione per informarli della riduzione delle forniture di gas a Minsk e per assicurarli che prenderà tutte le misure possibili per trasportare il gas russo attraverso il territorio bielorusso, nel pieno rispetto degli impegni presi. L’annunciata riduzione delle forniture alla Bielorussia scatterà dalle 10 (ora di Mosca, le 8 italiane) di domani. “La quantità giornaliera di gas fornito alla Bielorussia in base al contratto sarà ridotta proporzionatamente ai pagamenti effettivi, per il 45 per cento”, ha precisato Gazprom, lamentandosi che finora “non è stata presentata alcuna garanzia per il pagamento di un debito di 456,16 milioni di dollari”, accumulato da gennaio a giugno. In base all’accordo raggiunto dopo un lungo braccio di ferro tra Mosca e Minsk alla fine dello scorso anno, il prezzo del gas russo è salito per il 2007 da 46 a 100 dollari per mille metri cubi, con la concessione di un pagamento solo del 55 per cento nel primo semestre, a patto che il debito fosse saldato entro il 23 luglio scorso. Minsk non è riuscita a rispettare la scadenza e fino a lunedì ha negoziato per una proroga con Mosca, alla quale ha chiesto anche un prestito di 1,5 miliardi di dollari contro la crisi economica. Gazprom però ha puntato i piedi, sottolineando di aver versato puntualmente i 625 milioni di dollari per l’acquisto del 12,5 per cento delle azioni di Beltrangaz, come previsto dall’accordo sulle forniture di gas.
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