Abi, banche colte a sorpresa dalla tassa sugli extraprofitti
Le banche italiane sono “molto unite” di fronte alla decisione del governo di varare una tassa sugli extra profitti. E’ quanto emerge dalla riunione del comitato di presidenza dell’Abi, secondo quanto riferiscono le agenzie di stampa.
Gli istituti di credito hanno condiviso la “sorpresa” per la mossa dell’esecutivo e hanno concordato un atteggiamento di “cautela, fermezza, serietà e senso di responsabilità.”
Una posizione ben rappresentata dal tradizione atteggiamento del presidente Antonio Patuelli, che in passato ha più volte invitato ad attendere la pubblicazione in Gazzetta ufficiale dei vari provvedimenti sul settore prima di commentarli. La decisione è quindi quella di mantenere un basso profilo per non precipitare le cose, in attesa di valutare le prossime mosse del governo dopo la pausa estiva.
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La fiducia dei consumatori europei mostra segnali di ripresa a settembre 2024, secondo il sondaggio della DG ECFIN. Il sentiment nell’eurozona rimane negativo ma migliora rispetto ad agosto, mentre nell’intera Unione Europea l’indicatore segna un aumento.
Il sindacato tedesco Ver.di e il consiglio aziendale di Commerzbank chiedono al governo di opporsi pubblicamente all’acquisizione della banca da parte di UniCredit, sottolineando l’importanza di mantenere l’istituto indipendente per salvaguardare i posti di lavoro e i successi raggiunti.
La Commissione europea ha dato il via libera all’acquisizione congiunta del gruppo X2O da parte di Vendis Capital Management e Waterland Private Equity Investments, senza sollevare preoccupazioni sulla concorrenza.