Caro carburanti: Codacons denuncia inefficacia misure governo
Nell’estate 2023, l’andamento dei prezzi dei carburanti continua a pesare sul bilancio delle famiglie italiane. Nonostante i tentativi del Governo di arginare la crisi, le misure adottate si rivelano insufficienti. I costi di benzina e gasolio raggiungono livelli record, causando una spesa aggiuntiva di circa 800 milioni di euro rispetto all’estate del 2021.
Il Codacons, noto organismo di tutela dei consumatori, rilancia l’attacco sulla questione del caro-carburanti. L’Associazione segnala l’inerzia delle autorità competenti e annuncia una denuncia contro il Ministero dell’Economia e delle Finanze. Le accuse sono gravi: appropriazione indebita e speculazione, con l’invito a bloccare le accise per un valore di 2.2 miliardi di euro, accumulate nel corso dell’ultima settimana.
Emergono, inoltre, critiche verso la politica e le sue promesse disattese. In particolare, il Codacons cita l’esempio di Giorgia Meloni e altri membri del Governo, che avevano promesso la riduzione o l’eliminazione delle accise sui carburanti. Tuttavia, una volta al potere, il governo ha deciso di eliminare la riduzione temporanea delle accise introdotta dal precedente esecutivo. “E’ evidente che il Governo non è capace, o non vuole, risolvere definitivamente il problema del caro-carburanti”, afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “Gli italiani continuano a pagare, ma molti ricordano le promesse elettorali e non sono pronti a dimenticare questo cambio di rotta del Governo.”
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