S&P Global ridimensiona rating e outlook banche Usa
S&P Global ha modificato il rating e l’outlook di una serie di banche statunitensi, seguendo il trend di Moody’s che ha recentemente preso una decisione simile. L’agenzia ha messo in evidenza le possibili problematiche relative alla liquidità e alla redditività derivanti dall’incremento dei tassi di interesse, una sfida che potrebbe mettere a dura prova la solidità del settore bancario americano.
S&P ha declassato il rating di banche come Associated Banc-Corp, Valley National Bancorp, UMB Financial Corp, Comerica Bank e Keycorp. Inoltre, ha rivisto al ribasso l’outlook di S&T Bank e River City Bank, portandolo da “stabile” a “negativo”, a causa della loro elevata esposizione al settore immobiliare commerciale.
Due settimane fa, Moody’s ha effettuato un ridimensionamento del rating per dieci banche di piccole e medie dimensioni, tra cui M&T Bank e Pinnacle Financial. Grandi player come Bank of New York Mellon e U.S. Bancorp sono attualmente sotto osservazione da parte dell’agenzia, e potrebbero subire un downgrade nel prossimo futuro.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.