Usa: calano vendite immobili esistenti (-2,2%) a luglio
A luglio, le vendite di case esistenti negli Usa hanno subito una contrazione, registrando il valore più basso dall’inizio dell’anno. I dati diffusi oggi dalla National Association of Realtors indicano un calo del 2,2% rispetto al mese precedente, con un ritmo annualizzato di 4,07 milioni. Questo tasso, vicino al più lento dal 2010, è risultato più debole di quasi tutte le stime di un sondaggio Bloomberg tra gli economisti.
La combinazione di vincoli nel mercato della rivendita e l’aumento dei costi di prestito sta indirizzando alcuni potenziali acquirenti verso le nuove costruzioni, mentre altri si sono ritirati completamente.
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Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.