China Construction Bank: utile netto in aumento del 3,36% nel primo semestre
China Construction Bank, il primo dei cinque grandi istituti di credito della Cina ha comunicato i risultati semestrali questa settimana, ha registrato mercoledì un aumento del 3,36% dell’utile netto del primo semestre. Il secondo istituto di credito cinese per attività ha visto i profitti salire a 167,34 miliardi di yuan (22,95 miliardi di dollari), come risulta da un documento della banca.
Gli istituti di credito cinesi sono sottoposti a pressioni da parte di Pechino affinché forniscano servizi nazionali per rilanciare l’economia vacillante, comprimendo i loro profitti.
Il margine di interesse netto della banca – un indicatore chiave della redditività – si è attestato all’1,79% a fine giugno, in calo rispetto all’1,83% di fine marzo.
Breaking news
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
A settembre, i prezzi all’importazione in Italia hanno registrato una diminuzione dello 0,7% su base mensile e dello 0,5% su base annua, principalmente a causa del calo dei prezzi dei prodotti energetici. L’Istat evidenzia questo nuovo trend di ribasso che si discosta dall’aumento dell’1% osservato ad agosto, rendendo evidente l’influenza dei mercati energetici sull’economia italiana.