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NVIDIA: dati 2° trimestre e stime 3Q oltre le attese grazie al trend AI

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C’era molta attesa sui dati trimestrali di NVIDIA, anche perché si temeva che i grandi ricavi registrati negli ultimi mesi fossero relativi ad un’ipotetica bolla speculativa relativa al mercato dell’intelligenza artificiale. E invece, come emerso ieri sera, i risultati del secondo trimestre fiscale del 2024 parlano chiaro. NVIDIA riporta un fatturato per il secondo trimestre pari a 13,51 miliardi di dollari, con un EPS (Earning Per Share, Utile per Azione) pari a 2,7 dollari.

Tutti dati superiori a quanto previsto dalle stime già ottimistiche degli analisti, che avevano già preventivato una notevole crescita delle entrate e dell’EPS. Parliamo comunque di un’azienda in continua crescita grazie soprattutto al trend dell’AI, sulle quali altre mega corporation internazionali stanno investendo miliardi su miliardi. E i conti di NVIDIA continuano a supportare questa tendenza, alimentando ulteriormente il grande banchetto e sostenendo la tesi che il mercato dell’AI possa rappresentare davvero il futuro.

Trimestrale NVIDIA ben al di sopra delle aspettative

Forte della domanda sempre crescente di chip per le tecnologie legate alle intelligenze artificiali, NVIDIA registra nel secondo trimestre un fatturato di ben 13,51 miliardi di dollari, rispetto alle stime di 11,22 miliardi di dollari. Nel complessivo, segnala Reuters, i ricavi di NVIDIA legati alle attività di data center sono aumentati del 141% a 10,32 miliardi di dollari nel trimestre terminato il 30 luglio, battendo le stime degli analisti di 7,69 miliardi di dollari di oltre 2 miliardi di dollari.

Anche per quanto riguarda le previsioni per il terzo trimestre, la società è ancora più ottimistica degli stessi analisti, con un fatturato atteso di 16 miliardi di dollari. Gli analisti parlavano invece di 12,61 miliardi, stima ormai sormontata dal dato del secondo trimestre. Guardando alla chiusura delle borse di ieri, nonostante una breve discesa durante la giornata, il titolo ha chiuso a 471,16 dollari, in crescita del 20,98% negli ultimi 3 mesi e del 173,58% degli ultimi 12 mesi.

Nel mercato after hours le azioni della società mostrano un guadagno del 6,6% a 502,15 dollari, grazie anche all’annuncio di ulteriori riacquisti di azioni proprie per 25 miliardi di dollari.

Le previsioni degli analisti su NVIDIA si rivelano prudenti

Nei giorni precedenti alla pubblicazione dei trimestrali di NVIDIA gli stessi analisti avevano puntato su una riconferma della crescita delle entrate e dell’EPS da parte di NVIDIA. Ma non così eclatante: il dato effettivo è di 13,51 miliardi e la loro stima era di 11,1 miliardi di dollari per le entrate. E questo rispetto ai 6,7 miliardi di dollari registrati nel trimestre dell’anno precedente.

Gli analisti interpellati da Bloomberg sono stati i “meno” ottimisti, puntando su ricavi per 11,04 miliardi di dollari. La previsione si è fondata sui dati di NVIDIA pubblicati a maggio, con stime di ricavi per il secondo trimestre fiscale compresi tra 10,78 e 11,22 miliardi di dollari. Nel caso dell’EPS, per il secondo trimestre è 2,70 dollari, contro i 2,07 dollari stimati. Stima che già registrava un aumento del 305% rispetto a quanto previsto nel secondo trimestre fiscale del 2023 (0,51 dollari). Sul piano dell’outlook, sempre Bloomberg indicava per il trimestre in corso ricavi pari a 12,51 miliardi di dollari, con margine lordo al 70,5%, e spese operative a soli 2,05 miliardi.

Nel complesso, NVIDIA si ritrova con una quotazione annua sulle azione più che triplicata da inizio anno, con una percentuale pari al 212%. È il maggior guadagno tra i componenti dell’S&P 500, oltre ad essere l’unico per il quale il prezzo delle opzioni call è superiore a quello delle opzioni put. Detto in parole povere, ci si aspetta che effettui ulteriori più rialzi che ribassi.

La posizione di NVIDIA nel grande match dell’IA

L’ottimismo degli analisti e i risultati fiscali dei trimestrali di NVIDIA contribuiranno anche ad una maggiore comprensione dell’attuale trend dell’intelligenza artificiale. Pressoché tutte le major informatiche stanno investendo miliardi sul settore, e in passato diversi esperti hanno temuto che dietro questo boom si celasse una bolla finanziaria, prossima a sgonfiarsi. Anche perché c’erano dei dubbi legittimi sulle effettive capacità di NVIDIA di garantire un’offerta sufficiente a soddisfare la domanda apparentemente insaziabile di apparecchiature per data center AI.

In pratica una corsa tra domanda e offerta, talmente basica che può in realtà diventare pericolosa anche per aziende di notevoli dimensioni come NVIDIA. Già in sede d’analisi si è presunto che fosse ancora stabile la massiccia richiesta di chip per l’intelligenza artificiale generativa, utilizzata da tools come ChatGPT. E che NVIDIA non potesse garantire una domanda così esponenziale: si parla di una domanda di chip IA superiore del 50% all’offerta aziendale. Eppure tutti vogliono comprare i suoi chip, anche fornitori di servizi cloud come Microsoft e Apple bramano questa tecnologia. E anche paesi come la Cina chiedono sempre di più. Anche perché le aziende locali stanno effettuando ordini urgenti per accumulare scorte di chip prima che entrino in vigore ulteriori restrizioni alle esportazioni statunitensi.