UBS pronta a mantenere attività svizzere Credit Suisse
UBS sembra intenzionata a mantenere le attività domestiche di Credit Suisse, ponendo fine a mesi di speculazioni sul futuro dell’azienda. Secondo fonti vicine alla questione, la banca con sede a Zurigo ha come obiettivo quello di eliminare progressivamente il marchio Credit Suisse nel paese. Gli esecutivi si stanno preparando per un annuncio che potrebbe arrivare già alla fine di questo mese.
Da tempo, UBS ha manifestato la sua preferenza per un assorbimento dell’attività domestica del suo storico rivale, piuttosto che uno scorporo. Tuttavia, le elezioni svizzere in programma per ottobre hanno costretto gli esecutivi a riesaminare i loro piani. È probabile che i tagli di posti di lavoro nel settore domestico che ne conseguirebbero aumentino la controversia già accesa sul potere di mercato che UBS ora esercita in Svizzera.
Le stesse fonti hanno fatto sapere che non è stata ancora presa una decisione formale e che i piani potrebbero ancora cambiare.
All’inizio di questo mese, UBS ha annunciato che stava finalizzando un accordo con il governo svizzero in cui lo stato garantiva fino a $10 miliardi di perdite che potevano derivare dall’acquisizione delle attività di Credit Suisse. Questa mossa darà a UBS maggiore flessibilità nel suo piano per l’unità domestica. Rimuove anche l’obbligo di riferire al governo sulla gestione delle attività coperte dalla garanzia statale.
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Gli investitori osservano attentamente le mosse della BCE e della Fed, con interventi attesi da Christine Lagarde e Jerome Powell. I principali indici americani, tra cui Dow Jones e Nasdaq, mostrano stabilità, mentre l’attenzione si concentra su Tesla e le nuove normative di Trump sulla guida autonoma.
Nel terzo trimestre, Xiaomi ha visto un incremento del 9,9% dell’utile netto, raggiungendo 5,35 miliardi di yuan, grazie alle forti vendite nei settori smartphone, servizi Internet e veicoli elettrici. I ricavi totali sono aumentati del 30%, arrivando a 92,51 miliardi di yuan, superando le previsioni degli analisti.
A settembre, il surplus della bilancia commerciale dell’Eurozona ha raggiunto 12,5 miliardi di euro, superando le aspettative degli analisti. Le esportazioni hanno visto un leggero aumento, mentre le importazioni sono diminuite. L’interscambio commerciale all’interno dell’area euro è calato, mentre l’intera Unione Europea ha registrato un surplus di 9,6 miliardi di euro.
La Borsa di Tokyo ha terminato la giornata in calo, influenzata dalle politiche restrittive della Fed e dal crollo dei titoli tecnologici in Asia, seguendo Wall Street. Mentre le banche hanno limitato le perdite, l’indice Nikkei ha perso l’1,09% e il Topix lo 0,73%. La BoJ si prepara a un aumento dei tassi a dicembre. Hong Kong in ripresa, Shenzhen e Shanghai mostrano andamenti contrastanti.