Società

Inflazione, dai fondi pensione al conto corrente. Così danneggia tutti

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

L’aumento generalizzato e prolungato dei prezzi porta alla diminuzione del potere d’acquisto della moneta e quindi del valore reale di tutte le grandezze monetarie. Questo, in estrema sintesi, è lo scenario patrimoniale dipinto dall’inflazione negli ultimi 18 mesi circa. Una situazione che ha avuto ricadute importanti sulle vite dei cittadini, anche di quelli che con lungimiranza hanno investito in un fondo pensione per tutelarsi in vista della terza età. Vediamo tutto nell’analisi.

L’effetto inflazione sul conto

L’inflazione, infatti, come riferito dal presidente Consob Paolo Savona in tempi non sospetti, è una tassa occulta che intacca i capitali di tutti indistintamente. Mettiamo il caso di un disoccupato, che dispone sul proprio conto corrente di 100mila euro. Con un’inflazione al 12%, quella che si è registrata l’anno scorso in media in Italia, questo cittadino avrebbe bisogno di versare 24mila euro in più sul conto per mantenere invariato il proprio stile di vita: 12mila euro per pareggiare il valore eroso dall’inflazione in quei 12 mesi, e altri 12mila euro per poter acquistare gli stessi beni e servizi di prima tenendo conto dei relativi aumenti di prezzo.

Lo scivolone dei fondi pensione

Come dicevamo, gli effetti delle dinamiche inflattive toccano tutti. Anche chi ha deciso di aderire a un piano per la pensione integrativa. Il 2022 in effetti è stato un anno critico per i fondi pensione, con rendimenti in calo del 9,8% per i fondi negoziali, del 10,7% per quelli aperti e dell’11,5% per i Piani individuali pensionistici (Pip) di ramo III. A evidenziare tali dati è un report della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip), che lega le performance negative dei fondi pensione soprattutto al repentino aumento dei tassi d’interesse deciso dalla Bce per frenare l’inflazione. Il rialzo del costo del denaro, infatti, ha fatto diminuire il prezzo (e dunque il valore) delle obbligazioni detenute in portafoglio dai fondi.

Insomma, i danni dell’inflazione sono stati tali e tanti in questi ultimi mesi che ci è ancor più chiara l’importanza delle scelte fatte dalle banche centrali di volta in volta in questa fase così turbolenta. La lotta all’aumento dei prezzi è infatti un qualcosa che riguarda tutti, dagli investitori istituzionali ai cittadini. Conviverci non è affatto semplice, e ognuno deve impegnarsi attivamente per evitare che l’erosione del proprio patrimonio si faccia troppo consistente.