Wall Street: futures in lieve rialzo dopo terza sessione consecutiva di buy
A Wall Street futures Usa in lieve rialzo dopo la terza sessione di buy per Wall Street.
Nella giornata di ieri, il Nasdaq Composite è salito dell’1,7%, lo S&P 500 ha messo a segno un progresso dell’1,5%, riportando la sessione migliore dal mese di giugno.
Il Dow Jones è avanzato di quasi lo 0,9%, guadagnando più di 290 punti.
I rialzi si spiegano con la pubblicazione di dati macro in rallentamento, che hanno rinfocolato le speranze che la Fed guidata da Jerome Powell adotti una politica monetaria restrittiva non troppo aggressiva.
Con il discorso proferito in occasione del simposio di Jackson Hole, Powell ha sottolineato l’importanza di portare avanti la lotta contro l’inflazione, al fine di riportare il tasso di crescita al target del 2%.
Così facendo, Powell ha riacceso la paura di nuovi rialzi dei tassi.
Ieri, dal fronte macro degli Stati Uniti, è stato pubblicato l’indice della fiducia dei consumatori Usa della Conference Board.
Il dato ha segnato un calo a 106,1 punti ad agosto, rispetto ai 114 registrati a luglio e al di sotto dei 116 punti attesi dal consensus degli analisti.
Pubblicato anche il dato relativo al numero totale di offerte di lavoro nel mercato Usa di luglio, sceso a 8,827 milioni da 9,165 milioni del mese precedente.
Alle 7.40 circa ora italiana, i futures sul Dow Jones salgono dello 0,10%, mentre i futures sullo S&P 500 e sul Nasdaq avanzano rispettivamente dello 0,11% e dello 0,13%.
Breaking news
Seduta positiva per le borse europee, grazie anche all’andamento positivo di Wall Street in scia alla riunione della Fed.
La Federal Reserve annuncia un significativo taglio dei tassi di interesse, il primo in quattro anni, con possibili ulteriori riduzioni entro fine anno. I mercati reagiscono positivamente, con forti guadagni per i principali indici statunitensi e un incremento della propensione al rischio che favorisce i titoli tecnologici.
La sterlina britannica ha raggiunto i massimi da marzo 2022 in seguito alla decisione della Banca d’Inghilterra di mantenere invariato il tasso d’interesse al 5%. La valuta si è rafforzata sia contro il dollaro che l’euro, in un contesto di politiche monetarie divergenti tra la BoE e la Federal Reserve americana.
Il comitato di politica monetaria della Banca Centrale della Turchia ha deciso di mantenere invariato il tasso di riferimento al 50%, nonostante l’analisi degli indicatori inflazionistici e la domanda interna in rallentamento.
