Wall Street frena, Piazza Affari chiude a -0,6%
Finale negativo per le borse europee, mentre Wall Street ha rallentato e procede poco mossa, dopo un avvio positivo in scia ai dati sul mercato del lavoro. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in calo dello 0,6% a 28.650 punti, con performance negative in particolare per Ferrari (-3%), Stellantis (-2,2%) e Amplifon (-1,9%). In controtendenza Telecom Italia (+2,8%), Eni (+1,8%) e Tenaris (+1%). È stata comunque una settimana complessivamente positiva per l’azionario, in ripresa dopo le perdite della prima parte di agosto.
Negli Usa, variazioni contenute per S&P 500 e Nasdaq. Il job report ha evidenziato Nonfarm Payrolls sopra le attese (187mila), un tasso di disoccupazione inaspettatamente in crescita al 3,8% e una crescita dei salari in calo al 4,3% annuo. L’Ism manifatturiero invece è migliorato a 47,6 punti pur restando in zona contrazione.
I dati sul mercato del lavoro fanno pensare ad una prossima fine del ciclo restrittivo e ad una pausa sui tassi a settembre, anche se Loretta Mester della Fed di Cleveland ha dichiarato che l’inflazione rimane troppo alta.
I rendimenti dei Treasury hanno annullato un precedente calo, mentre lo spread Btp-Bund si è ampliato a oltre 167 punti base, con il rendimento del decennale italiano in risalita al 4,22%.
Sul Forex, l’euro/dollaro inverte la rotta e scivola sotto quota 1,08, mentre il petrolio si mantiene in rialzo con il Brent oltre 87 dollari al barile.
Per quanto riguarda la prossima settimana, che vedrà Wall Street chiusa lunedì per il Labor Day, l’attenzione si focalizzerà sui dati relativi all’Ism servizi negli Usa, la bilancia commerciale cinese e gli indici Pmi globali. Da seguire anche le riunioni delle banche centrali di Australia e Canada, il Beig Book della Fed e gli interventi di diversi esponenti dell’istituto di Washington e della Bce.
Breaking news
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.
Siemens ha registrato una notevole crescita nel quarto trimestre, con ordini e ricavi in aumento. L’utile netto ha raggiunto un massimo storico, e l’azienda ha proposto un aumento del dividendo. Nonostante una diminuzione degli ordini su base annua, la performance complessiva è stata forte grazie a un eccellente flusso di cassa.
Il PIL della Zona Euro nel terzo trimestre del 2024 è cresciuto dello 0,4%, confermando le stime preliminari di Eurostat. Questa crescita segue un aumento dello 0,2% nel trimestre precedente, con una crescita annuale dello 0,9%. Nell’intera Unione Europea, il PIL è aumentato dello 0,2% congiunturalmente e dell’1% su base annua.