La cinese Country Garden Holdings a rischio default
Per la società cinese di sviluppo immobiliare Country Garden Holdings è corsa contro il tempo per evitare il primo default della sua storia.
La società, che possiede passività totali per circa $187 miliardi – il che la posizionando tra le aziende immobiliari più indebitate al mondo – deve pagare un interesse combinato di $22,5 milioni su un’obbligazione in dollari entro un periodo di grazia che termina tra il 5 e il 6 settembre.
Questo rappresenta la prossima grande sfida, dopo aver onorato alcuni pagamenti di cedole nei giorni recenti e aver ottenuto una proroga su alcune obbligazioni in yuan.
Il mancato pagamento degli interessi in dollari entro il periodo di grazia consentirebbe ai creditori di dichiarare un default, che potrebbe comportare conseguenze peggiori rispetto a quelle del gruppo China Evergrande nel 2021, dato che Country Garden ha un numero di progetti immobiliari quattro volte più grande.
Il titolo ha recuperato il 14,6%, grazie anche al sostegno politico al settore, ma resta in calo del 61,8% da inizio anno.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.