Goldman Sachs: tagliate stime recessione a 12 mesi negli Usa
Gli economisti di Goldman Sachs hanno tagliato le stime sulla probabilità di recessione a 12 mesi degli Stati Uniti al 15%, citando le tendenze positive dell’inflazione e del mercato del lavoro.
In precedenza, il colosso dell’investment banking aveva assegnato una probabilità del 20% che gli Stati Uniti entrassero in recessione e aveva osservato che, dal secondo dopoguerra, una recessione si è verificata all’incirca una volta ogni sette anni.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.