Ci sono 88.200 cripto-milionari in tutto il mondo, di cui cica la metà (40.500) detengono le proprie fortune in Bitcoin, secondo i dati del Crypto Wealth Report pubblicato dai specialisti di migrazione di ricchezza e investimenti Henley & Partners. Il valore di mercato delle criptovalute ammonta ora all’incredibile cifra di 1.180 miliardi di dollari e ci sono 425 milioni di individui in tutto il mondo che possiedono criptovalute.
Le criptovalute potrebbero non essere più in forte espansione come al culmine della loro popolarità, ma rimangono un investimento molto comune. Ad esempio, oltre la metà della generazione Z (ovvero di età compresa tra 18 e 25 anni) ha investito in crypto asset, secondo il report del CFA Institute e della Financial Industry Regulatory Authority’s Investor Education Foundation.
Bitcoin ed Ether detengono il 65% del mercato delle criptovalute
“Bitcoin ed Ether insieme detengono una quota di mercato pari a circa il 65,2% del totale. Al confronto, i successivi tre asset crittografici hanno quote di mercato del 7,6%, 2,9% e 2,5%. Pertanto, per molti nuovi investitori nel settore delle criptovalute potrebbe avere senso limitarsi inizialmente agli investimenti in Bitcoin ed Ether, poiché questi sono di gran lunga i maggiori player.” Niklas J.R.M. Schmidt, partner dello studio legale Wolf Theiss, afferma inoltre, che gli asset crittografici sono una nuova entusiasmante asset class di cui gli HNWI (High networth individuals) ovvero gli ultra ricchi e devono prendere in considerazione come un’opzione di investimento.
Criptovalute, ci sono 22 cripto miliardari nel mondo
Secondo il report 88.200 persone possiedono crypto asset per un valore di almeno 1 milione di dollari: meno dell’1% degli utenti complessivi di criptovalute. Di questi, circa 40.500 detengono i propri investimenti in bitcoin, poco meno del 46% del totale.
Molte meno persone sono i cosiddetti multi-milionari, che possiedono partecipazioni in criptovalute valutate oltre 100 milioni di dollari. Esistono solo 182 investitori di questo tipo, di cui 78 focalizzati sul bitcoin.
E 22 persone hanno partecipazioni in criptovalute per un valore di almeno 1 miliardo di dollari. Soltanto 6 di questi 22 detengono i propri investimenti in bitcoin, i cosidetti bitcoin-miliardari, una percentuale molto inferiore rispetto ai criptomilionari e ai multi-milionari.
L’adozione delle criptovalute. Singapore in testa alla classifica
Nel report Henley & Partners ha anche sviluppato il Crypto Adoption Index, che considera un’ampia gamma di fattori tra cui l’adozione pubblica delle criptovalute, il contesto normativo e il modo in cui le criptovalute vengono tassate nei vari paesi. Sono stati presi in considerazione anche l’adozione dell’infrastruttura crittografica, l’innovazione e i fattori economici legati all’uso delle criptovalute.
Singapore è in testa alla classifica generale, seguita dalla Svizzera al secondo posto e dagli Emirati Arabi Uniti al terzo, mentre gli Stati Uniti e il Regno Unito si sono classificati rispettivamente al quinto e settimo posto. La top 10 include anche l’Australia, al sesto posto, così come Canada, Malta e Malesia che si sono classificate all’ottavo, nono e decimo.
Sia Singapore che gli Emirati Arabi Uniti hanno ricevuto il massimo dei voti, perché considerate fiscalmente favorevoli per gli investitori in criptovalute. In questa categoria, gli Stati Uniti e Regno Unito sono rimasti fuori dalla top 10. L’adozione e l’interesse da parte del pubblico sono comunque elevati in entrambi paesi, con gli Stati Uniti al terzo posto e il Regno Unito al quarto in questa categoria. Gli Emirati Arabi Uniti e Singapore occupano nuovamente i primi posti, arrivando rispettivamente primo e secondo.
Anche gli Stati Uniti e il Regno Unito sono riusciti ad assicurarsi il primo posto in alcune categorie. Per esempio, gli States sono in testa alla classifica per quanto riguarda l’adozione delle infrastrutture, che considera quanto sono comuni i crypto ATM, se esistono scambi di risorse digitali e come le banche locali integrano le criptovalute, mentre il Regno Unito è in testa alla categoria dell’innovazione e della tecnologia.