Giappone: salari reali scendono a luglio per il 16esimo mese consecutivo, ‘blindano’ Bank of Japan
I salari reali del Giappone sono scesi a luglio per il 16esimo mese consecutivo.
Il dato, barometro del potere di acquisto dei consumatori giapponesi, è scivolato a luglio del 2,5% su base annua, accelerando il trend al ribasso rispetto al -1,6% di giugno.
I numeri confermano come la crescita dei salari, in Giappone, fatichi a tenere il passo con la crescita dell’inflazione, fattore che blinda ancora la politica monetaria estremamente accomodante della Bank of Japan, banca centrale del Giappone, incentrata sui tassi negativi (-0,1%) e sul controllo della curva dei rendimenti.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.