(9Colonne) – New York, 29 ago – Si è parlato molto della crisi dei mutui in America e delle ripercussioni su Wall Street, ma quali possono essere le conseguenze sulle azioni delle grandi aziende dei media? Secondo gli analisti anche i titoli di Disney, Time Warner e compagnia potrebbero risentire della congiuntura sfavorevole. Da metà luglio a oggi il Dow Jones ha perso il 4%, ma le azioni della Time Warner sono scese nello stesso periodo dell’8%; quelle di Cbs, Viacom e News Corp. del 9%. Va un po’ meglio la Disney che ha perso solo il 2%. Spiegano gli esperti: molte aziende dei media hanno un alto tasso di indebitamento e se gli standard per ottenere credito si fanno più severi, diventerà anche per loro più difficile chiedere in prestito denaro e più costoso pagare gli interessi sul debito esistente. Perciò alcuni analisti americani, come Laura Martin della Soleil-Media Metrics, ritengono che se il ciclo del credito si inasprisce, sarà l’inizio di un lungo periodo di depressione per le azioni dei media. La Martin ricorda che la Disney ha un debito di circa 13,7 miliardi di dollari, la News Corp. di circa 12,5 miliardi, la Time Warner di quasi 36 miliardi. Da guardare con attenzione, dice la Martin, anche le grandi aziende della tv via cavo, anch’esse indebitate: Comcast, TCI, ecc. Ma, conclude la Martin, l’esperienza del mercato Usa insegna che i titoli dei media, una volta raggiunto il fondo, sono capaci di risalire come un razzo: Disney e TCI hanno più che raddoppiato il loro valore tra novembre 1990 e gennaio 1994, le azioni della Comcast sono cresciute del 234% e quelle della News Corp. di oltre il 700%. Bisogna solo saper aspettare.
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