Dollaro sui massimi da sei mesi in scia a dati Usa
Dollaro in forte rialzo rispetto alle altre valute, complici i dati macro odierni giunti dagli Usa.
Il Dollar Index ha toccato il livello massimo da sei mesi, stimolato da report economici prevalentemente più solidi del previsto, mentre l’euro sconta i segnali della Bce su una possibile fine del ciclo di rialzo dei tassi.
Le vendite al dettaglio statunitensi sono cresciute dello 0,6% ad agosto, superando l’aspettativa di aumento del 0,2%, grazie a prezzi della benzina in rialzo. Anche le richieste iniziali settimanali di sussidi di disoccupazione sono cresciute, arrivando a 220.000 ma rimanendo al di sotto della previsione di 225.000.
I prezzi crescenti della benzina hanno influenzato anche i dati recenti sull’inflazione, con l’indice dei prezzi alla produzione in aumento dello 0,7% ad agosto, il massimo da oltre un anno, al di sopra della stima dello 0,4%.
Il Dollar Index ha toccato in giornata quota 105,3 punti, livello che non vedeva dal 10 marzo.
L’euro ha perso terreno rispetto al biglietto verde dopo che la Bce ha alzato il suo tasso di interesse sui depositi al record del 4%, indicando però che questo era probabilmente l’ultimo ritocco al costo del denaro nell’ambito della sua lotta contro l’inflazione. L’euro scivola così a a,1066 dollari, minimo dal 31 maggio.
Nonostante i dati economici USA, le prospettive per la Federal Reserve sono rimaste sostanzialmente invariate. I trader prevedono che la banca centrale manterrà i tassi stabili al termine della sua riunione del 19-20 settembre con una probabilità del 97%, secondo lo strumento FedWatch del CME. Le aspettative per un rialzo di 25 punti base alla riunione di novembre sono tornate al 32% dal 41% del giorno precedente.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.