New York, 31 ago – Un gruppo di nuovi siti web sorti negli Stati Uniti si pone un preciso, ambizioso, obiettivo: far assomigliare l’esperienza del guardare video online sempre più a quella del guardare la televisione. Questi siti sfruttano software che allargano l’interfaccia in modo tale che riempia l’intero schermo del computer. I pionieri di questa tecnologia sono Joost, VeohTV e Babelgum. Anche se ancora girano nella versione di test (beta), attirano l’interesse di utenti e analisti. “Il problema della distribuzione è in molti casi risolto, ma l’esperienza dell’online video è ancora molto deludente – dice il fondatore di Veoh, Dmitry Shapiro -. Per questo, aziende come Veoh e Joost stanno cercando di creare un’esperienza per l’utente molto più simile a quella che si ha quando si guarda la tv”. Naturalmente, il dominio indiscusso del settore dei video online è di YouTube, acquisita da Google lo scorso novembre. Ma anche se YouTube offre l’opzione della modalità full-screen, i video vengono di solito visti in una schermata piccola che può essere inclusa in altri siti. La nuova generazione di siti come Joost (finanziati con la pubblicità e che trasmettono video con la tecnologia del peer-to-peer) va oltre e tenta di migliorare la qualità del video in due modi: attraendo contenuti prodotti in maniera professionale e allargando lo schermo perché assomigli di più a quello familiare della televisione. Lo slogan di Babelgum è: “TV experience, Internet substance”, ovvero in sostanza siamo su Internet, con tutti i suoi vantaggi, ma l’impressione è il comfort della vecchia cara tv. Veoh a sua volta dice di sé: “VeohTV rende il guardare Internet semplice come guardare la televisione”. Joost semplicemente si definisce: “Il nuovo modo di guardare la tv”. I tre siti funzionano in maniera simile. L’utente deve scaricare l’applicazione dal sito prescelto. Una volta terminato il download, si ritrova sul desktop l’icona che avvia l’applicazione. Quando fa click per vedere i video desiderati, questi riempiono lo schermo e sono presentati in stile “televisivo” con una qualità vicina a quella del piccolo schermo. Joost — fondato da Janus Friis a Niklas Zennstrom (fondatori di Skype e Kazaa, due storie di successo di Internet) — ha già attratto 1 milione di utenti della sua versione beta. La sua strategia è stata di stringere accordi con i principali provider di contenuti (Viacom, CBS, CNN, NHL, Sony, ecc.) per porsi al riparo da cause su violazione di copyright (mentre YouTube è stata citata per 1 miliardo di dollari di danni dalla Viacom). Anche VeohTV cerca accordi con le principali emittenti tv e studi di Hollywood, mentre Babelgum cerca di preferenza i video di produttori indipendenti. Ma quel che è chiaro è che questi siti si stanno allontanando dal modello del contenuto generato dagli utenti proposto da YouTube. Gli analisti parlano di una fase evolutiva del video online, più che di rivoluzione, e obiettano: sarà disposto l’utente a guardare un filmato che dura più di 5 minuti, sebbene a schermo intero? Un sondaggio condotto qualche mese fa da Associated Press e Aol rivelava che solo un utente su cinque di video online guarda film o programmi tv in versione integrale sul computer.
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