Maire Tecnimont: al via il 26 settembre offerta obbligazioni ESG
Maire Tecnimont ha reso noto che la CSSF lussemburghese ha autorizzato la quotazione delle obbligazioni “Senior Unsecured Sustainability-Linked Notes due 5 October 2028”, nell’ambito di un prestito obbligazionario non convertibile per massimi 200 milioni di euro legato a specifici obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2.
Anche Borsa Italiana ha disposto l’ammissione delle Obbligazioni alla quotazione sul MOT.
È previsto che l’offerta al pubblico delle Obbligazioni, con scadenza a 5 anni e tasso di interesse fisso minimo del 6% p.a., in Lussemburgo ed in Italia abbia inizio il 26 settembre 2023 alle ore 09:00 e si concluda il 2 ottobre 2023 alle ore 17:30, salvo modifica, proroga o chiusura anticipata disposte dalla Società e dai Joint Bookrunner (Banca Akros – Gruppo Banco BPM, Equita SIM e PKF Attest Capital Markets).
Il tasso di interesse definitivo sarà determinato prima del lancio dell’offerta. Il taglio minimo sottoscrivibile è pari a 1.000 euro ed il prezzo di emissione è pari al 100% del valore nominale.
Breaking news
Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.