Pnrr Italia: in atto ma a rischio ritardi
L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) da parte dell’Italia è in pieno svolgimento, tuttavia, si sta facendo strada il rischio di possibili ritardi. Questa è la situazione delineata nei documenti rilasciati recentemente, che costituiscono il secondo rapporto sul Recovery Fund, il fondo destinato alla ripresa e alla resilienza.
Secondo il rapporto, l’Italia ha avanzato tre richieste di pagamento corrispondenti a 151 tappe cruciali e obiettivi del Piano. Queste richieste ammontano a un esborso totale di 42 miliardi di euro, riferiti alle prime due richieste di pagamento effettuate. L’ultima richiesta di pagamento è stata presentata dall’Italia il 30 dicembre 2022 e la sua valutazione preliminare è stata approvata dalla Commissione Europea il 28 luglio 2023.
La Commissione Europea sottolinea l’importanza di procedere rapidamente con l’attuazione del Piano e con la negoziazione della sua modifica, data la natura temporanea del Piano, che resterà in vigore fino al 2026. Infine, il rapporto presenta l’attuale stato di avanzamento delle tappe intermedie e degli obiettivi che l’Italia dovrà conseguire, valutati come ‘rispettati in modo soddisfacente’ dalla Commissione.
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Seduta prudente per le borse del Vecchio Continente, Piazza Affari si allinea. Focus sui conti di Nvidia in uscita stasera a mercati chiusi
Ford ha annunciato il taglio di 4.000 posti di lavoro in Europa, principalmente in Germania e Regno Unito, entro il 2027. La decisione è legata alla debolezza economica e alla domanda di auto elettriche inferiore alle aspettative. L’azienda sta anche adeguando la produzione dei nuovi modelli Explorer e Capri.
Wall Street apre in modo stabile con l’attenzione rivolta a Nvidia, che pubblicherà i risultati trimestrali. Gli investitori monitorano da vicino la domanda dei nuovi chip Blackwell per l’IA, mentre le tensioni geopolitiche continuano a influenzare i mercati.
Negli Stati Uniti, le domande di mutuo sono in aumento, con un incremento dell’1,7% nell’indice delle richieste di mutuo ipotecario nella settimana del 15 novembre. Anche le richieste di rifinanziamento e nuove domande mostrano una crescita significativa, secondo la Mortgage Bankers Associations (MBA). I tassi sui mutui trentennali sono saliti al 6,90%.