Pnrr Italia: in atto ma a rischio ritardi
L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) da parte dell’Italia è in pieno svolgimento, tuttavia, si sta facendo strada il rischio di possibili ritardi. Questa è la situazione delineata nei documenti rilasciati recentemente, che costituiscono il secondo rapporto sul Recovery Fund, il fondo destinato alla ripresa e alla resilienza.
Secondo il rapporto, l’Italia ha avanzato tre richieste di pagamento corrispondenti a 151 tappe cruciali e obiettivi del Piano. Queste richieste ammontano a un esborso totale di 42 miliardi di euro, riferiti alle prime due richieste di pagamento effettuate. L’ultima richiesta di pagamento è stata presentata dall’Italia il 30 dicembre 2022 e la sua valutazione preliminare è stata approvata dalla Commissione Europea il 28 luglio 2023.
La Commissione Europea sottolinea l’importanza di procedere rapidamente con l’attuazione del Piano e con la negoziazione della sua modifica, data la natura temporanea del Piano, che resterà in vigore fino al 2026. Infine, il rapporto presenta l’attuale stato di avanzamento delle tappe intermedie e degli obiettivi che l’Italia dovrà conseguire, valutati come ‘rispettati in modo soddisfacente’ dalla Commissione.
Breaking news
Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.