Istat: in ripresa la spesa in Ricerca&Sviluppo in Italia nel 2023
Nel contesto della Ricerca&Sviluppo in Italia, l’Istat, attraverso una stima preliminare, prevede un ritorno alla crescita nel 2023. Questo aumento sarà guidato principalmente da soggetti privati e pubblici che effettuano la ricerca intra muros, ovvero con risorse e strumenti interni.
Nel 2021, la spesa complessiva per Ricerca&Sviluppo ha raggiunto i 26 miliardi di euro, registrando un incremento del 3,8% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, i dati preliminari del 2022 indicano una contrazione del 2,9% per le aziende, mentre istituzioni pubbliche e organizzazioni non profit mostrano una crescita del 5,6% e del 4,3% rispettivamente.
Per il 2023, le previsioni indicano una ripresa della spesa delle imprese, con un incremento previsto del 5,2%, portando il totale a circa 16 miliardi di euro. Inoltre, si prevede un’accelerazione della crescita nelle istituzioni pubbliche e nel non profit, con un aumento del 1,2% e dell’8,6% rispettivamente. Nonostante queste previsioni positive, la spesa delle aziende, che rappresenta circa il 60% del totale, non dovrebbe raggiungere i livelli pre-Covid del 2019, che erano di 16,6 miliardi di euro.
Breaking news
Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.