Il Pil americano è destinato a crescere. Merito di tre donne: Taylor Swift, Beyoncè e Barbie. A dirlo è Eric Winograd, direttore della ricerca economica di AllianceBernstein. Scopriamo perché.
L’impatto di Swift, Beyoncè e Barbie sul Pil Usa
Winograd afferma di aver aggiornato al rialzo rispetto all’inizio dell’anno le previsioni del Pil Usa al rialzo a quasi l’1,5% per il 2023, precisando:
“Le modifichiamo a causa di Taylor Swift, Beyoncé e del film Barbie“.
A suo avviso, la buona notizia è che “i loro tour non andrebbero così bene, non sarebbero stati i grandi eventi che sono stati, se i consumatori non fossero in grado di acquistare i biglietti, viaggiare e partecipare ai tour”. Ricordiamo che nel luglio scorso le tournèe delle due cantanti e della rockstar Bruce Springsteen hanno alimentato l’inflazione, definita funflation.
Tuttavia, le famiglie hanno speso la maggior parte dei loro risparmi in eccesso e, sebbene il mercato del lavoro sia ancora forte, “ci sono alcuni primi segnali che indicano che il ritmo di rafforzamento sta iniziando a rallentare e ci aspettiamo che ciò continui”. In questo contesto, secondo l’economista la Fed dovrebbe lasciare invariati i tassi d’interesse per un lungo periodo di tempo, al fine di far scendere gradualmente l’inflazione.
Le prospettive per Europa e Cina
Winograd evidenzia che non vi è stato alcun aumento dei consumi in Europa e Cina, le cui economie stanno rallentando. A preoccupare è soprattutto la crescita cinese, che pare bloccata in un rallentamento secolare a lungo termine senza una particolare fine in vista. Un rallentamento peggiore delle attese della Cina “sconvolgerebbe il sentiment economico e potrebbe avere un impatto significativo sui mercati finanziari”, ammonisce l’economista. Che però resta ottimista e confida in un soft landing o in una lieve recessione sia in Cina, che in Europa.