Mercati depressi da prospettiva tassi Fed più alti. Borsa Tokyo -1,3%, futures Nasdaq -0,45%
Reazione negativa dei mercati a quanto emerso ieri dalla riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Federal Reserve.
Come da attese, i tassi sui fed funds Usa sono stati lasciati invariati al range compreso tra il 5,25% e il 5,5%, record degli ultimi 22 anni, a cui erano stati portati alla fine di luglio, con una stretta di 25 punti base. Dal comunicato della Fed, non è stato escluso tuttavia un altro rialzo entro la fine del 2023.
“L’inflazione ha moderato in qualche modo il passo dalla metà dello scorso anno, e le aspettative sull’inflazione di più lungo termine sembrano essere rimaste ben ancorate, così come dimostrato da diversi sondaggi che hanno preso in esame famiglie, aziende e economisti, così come emerso dai dati provenienti dai mercati finanziari”. Così Jerome Powell, numero uno della Federal Reserve, nella conferenza stampa successiva all’annuncio sui tassi.
“Tuttavia – ha aggiunto Powell – c’è ancora molta strada per far tornare l’inflazione al ritmo di crescita del 2% in modo sostenibile”.
La prospettiva di tassi “higher for longer” deprime i mercati azionari.
Alle 7.20 circa ora italiana, i futures sui principali indici azionari Usa sono negativi, così come sono in rosso le borse asiatiche.
L’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo perde l’1,3% circa; la borsa di Hong Kong arretra dell’1,43%, Shanghai cede lo 0,63%. Male anche Seoul -1,56% e Sidney -1,34%.
I futures sul Dow Jones perdono lo 0,20%, i futures sullo S&P 500 arretrano dello 0,31%, mentre i futures sul Nasdaq cedono lo 0,44%.
Breaking news
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La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.