Coldiretti e Filiera Italia: patto Anti-Inflazione per l’Iniziativa del Mimit
L’approvazione di Coldiretti e Filiera Italia si è unita a quella di Confagricoltura, Copagri e Legacoop per il Patto anti-inflazione, una iniziativa guidata dal Mimit. Questo sostegno allarga il cerchio degli attori coinvolti, portando il totale a trenta entità che sostengono il progetto.
Il Patto sarà formalmente siglato il 28 settembre a Palazzo Chigi. La cerimonia vedrà la presenza del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Questo evento segnerà l’inizio di un trimestre dedicato all’anti-inflazione, un periodo che si estenderà dal 1 ottobre al 31 dicembre.
Nel settore agroalimentare, l’approvazione è stata già espressa da Confcooperative-Fedagripesca qualche giorno fa. Inoltre, il 8 settembre, l’industria alimentare, rappresentata da Centromarca, Ibc, Federalimentare e Unionfood, aveva inviato una lettera di intenti al ministro, esprimendo il loro supporto all’iniziativa.
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Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.