(9Colonne) – Londra, 4 set – Un lungo percorso di emancipazione dall’animalità, per poi tornare a fondersi con essa. Così appare l’evoluzione umana alla luce delle recenti ricerche scientifiche, che a breve potrebbero portare alla creazione di un embrione in parte umano e in parte animale. Il progetto “faustiano”, pubblicato ieri dalla Human Fertilisation and Embriology Authority che lo ha realizzato, attende infatti di essere approvato dalla Commissione regolatrice della fertilità del governo britannico. Si tratta della creazione di embrioni ibridi ottenuti mescolando cellule umane con ovuli animali: il tutto nella speranza di riuscire ad estrarne cellule staminali, che potrebbero essere d’aiuto nella ricerca contro Alzheimer, Parkinson ed altre gravi malattie. L’utilizzo di ovuli animali potrebbe consentire ai ricercatori britannici di travalicare gli usuali limiti nel campo della sperimentazione genetica, e di sopperire alla mancanza di donne donatrici di ovociti, in quanto i trattamenti ormonali a cui dovrebbero sottoporsi rappresentano un forte stress per l’organismo. Un lungo percorso tecnico e scientifico, per ritornare alle origini della nostra civiltà, al Minotauro. Che però, dopo migliaia di anni, rischia di scendere dalle dedaliche ali dell’immaginazione, diventando una sorprendente realtà.
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