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ESG, quale impatto sui rendimenti azionari delle aziende?

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Le imprese con maggiori rating ESG hanno anche migliori risultati sul mercato azionario. Lo certifica una ricerca di Kroll, azienda leader nella fornitura di soluzioni dedicate alla gestione del rischio e alla consulenza finanziaria, intitolata studio “ESG and global investor returns”.

La situazione in Europa

Kroll ha condotto uno studio che mette a confronto le imprese dell’Europa (l’area dove quasi un terzo delle imprese è leader nel rating ESG) con quelle di Nord America e Asia (dove invece è presente la maggior parte delle aziende con basso rating).

L’Europa ha un ruolo trainante da anni: basti pensare che a giugno 2022, l’aggregato globale delle emissioni di obbligazioni ESG era infatti riferibile ai paesi europei per il 50% circa mentre il patrimonio di fondi comuni di investimento ESG europei pesava più dell’80% sul dato globale, stando a un rapporto sugli investimenti sostenibili di Consob. Carla Nunes, managing director e global leader della practice Valuation Digital Services di Kroll, racconta:

“Non sorprende che l’Europa sia in prima linea nell’ambito della sostenibilità, e, grazie a importanti normative come il Regolamento Ue sulla divulgazione delle informazioni sulla sostenibilità nel settore dei servizi finanziari (SFDR), che è entrata in vigore all’inizio dell’anno, e gli European Sustainability Reporting Standards (ESRS) da poco approvati. Ci aspettiamo che questa tendenza possa proseguire”.

Il legame tra ESG e rendimenti finanziari

Lo studio ha rivelato che le aziende europee con rating ESG elevati hanno ottenuto un rendimento medio annuo del 10%, rispetto a una media del 7% per le società con rating inferiori. A livello globale, le aziende leader nei rating ESG hanno ottenuto un rendimento annuo medio del 12,9%, rispetto all’8,6% ottenuto dalle società con rating inferiori. Ciò implica un premio di circa il 50% in termini di performance relativa da parte delle società con i migliori rating ESG.

Fonte: Kroll

Carla Nunes spiega:

“I solidi dati delle aziende europee riflettono il loro rispetto degli impegni nei confronti delle iniziative e dei provvedimenti normativi legati ai temi della sostenibilità. Tuttavia, il futuro degli investimenti in ambito ESG e sostenibilità dipenderà dalla fiducia degli investitori nell’affidabilità dei rating e delle informative e nella loro rilevanza come indicatore della performance delle società quotate. L’analisi quantitativa che abbiamo effettuato, relativa alla relazione tra rating ESG e rendimenti azionari, è una componente fondamentale per valutare le decisioni di investimento basate su tali criteri. Una maggiore regolamentazione sui rating ESG potrà probabilmente portare a una certa uniformità delle valutazioni”.

Enrico Rovere, managing director della practice valuation advisory di Kroll in Italia, ha concluso:

“Come evidenziato dalla ricerca, un rating ESG elevato permette di migliorare l’organizzazione e le sue performance di mercato e di far crescere il valore delle aziende, rendendole sempre più attrattive nei confronti dei fondi di private equity e creando così un’ulteriore leva per la generazione di valore.”