Alfasigma e Intercept Pharmaceuticals: accordo per fusione
Alfasigma, rinomata azienda farmaceutica italiana, e Intercept Pharmaceuticals, azienda biofarmaceutica USA quotata al Nasdaq e specializzata nel trattamento di malattie epatiche rare e gravi, hanno firmato un accordo di fusione. Secondo i dettagli dell’accordo, Alfasigma acquisirà Intercept a 19 dollari per azione, pagando interamente in contanti. Questa acquisizione permetterà ad Alfasigma di espandere significativamente il suo portafoglio in ambito gastrointestinale ed epatologico, e di consolidare la sua presenza nel mercato statunitense.
Conforme alle condizioni stabilite nell’accordo, Alfasigma ha concordato di lanciare un’offerta pubblica di acquisto (OPA) in contanti per acquisire tutte le azioni emesse e in circolazione di Intercept. Il prezzo di acquisto proposto rappresenta un premio dell’82% rispetto al prezzo di chiusura delle azioni di Intercept registrato il 25 settembre 2023. Questo si traduce in un investimento totale di circa 794 milioni di dollari.
La transazione sarà completamente finanziata attraverso le risorse liquide di Alfasigma e le linee di credito esistenti. Questa operazione rappresenta una significativa mossa strategica per Alfasigma, che consolida la sua posizione nel mercato farmaceutico globale.
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La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.