Usa: calo delle vendite di nuove case ad agosto
Nel mese di agosto, il mercato immobiliare statunitense ha risentito dei prezzi ancora elevati e dei tassi di interesse sui mutui storicamente alti. Secondo i dati del Dipartimento del Commercio, le vendite di nuove case unifamiliari sono diminuite dell’8,7%. Il ritmo annualizzato si porta a 675.000, a seguito di una rivalutazione al rialzo dei dati di luglio, rispetto a 698 mila del consensus di Bloomberg.
La combinazione di un’offerta limitata, prezzi e tassi alti continua a influire negativamente sulle vendite. Nonostante i costruttori abbiano cercato di offrire incentivi per mitigare parzialmente queste pressioni, queste sfide stanno scoraggiando molti potenziali acquirenti e alcuni sono stati spinti ad annullare le trattative in corso.
Il prezzo medio di vendita di una nuova casa è sceso a $430.300, ma resta ben al di sopra dei livelli pre-pandemici. Un altro rapporto rilasciato martedì ha mostrato che un indicatore nazionale dei prezzi delle case negli Stati Uniti ha raggiunto un nuovo record nel mese di luglio.
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Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.