Negli ultimi mesi si era parlato a lungo dell’acquisizione di una società semisconosciuta come la Flannery Associates di circa 52mila acri di terra (pari a 21mila ettari) poco fuori San Francisco, spendendo una cifra vicino a 800 milioni di dollari. Negli ultimi giorni, sui principali giornali italiani ed esteri, è stata riportata la notizia che la Flannery Associates aveva comprato tutto quell’appezzamento di terra per farci una sorta di smart city, caratterizzata da migliaia di nuovi posti di lavoro, edifici alimentati con energia solare e un’innovativa comunità progettata per attrarre sempre più persone. L’azienda è finanziata da un gruppo di miliardari e imprenditori della Silicon Valley, tra cui Marc Andreessen della società di investimenti Andreessen Horowitz, Laurene Powell Jobs, vedova di Steve Jobs, Michael Moritz della società di venture capital Sequoia Capital e il cofounder di LinkedIn Reid Hoffman. I dettagli del progetto vennero delineati in modo generale sul sito web californiaforever.com, scatenando però numerose controversie e discussioni.
Sramek: “Molte persone qui si sentono escluse”
Il gruppo afferma chiaramente di non avere l’intenzione di interferire con le attività degli agricoltori e degli allevatori locali. Al contrario, il loro obiettivo principale è la realizzazione di un ampio progetto che comprende la costruzione di decine di migliaia di nuove abitazioni, una grande centrale solare, la creazione di frutteti con più di un milione di nuovi alberi e la destinazione di oltre 40 chilometri quadrati a parchi e spazi aperti. Il nome della California Forever e quelli dei suoi investitori sono stati scoperti ad agosto 2023 grazie a un’indagine condotta dalle autorità federali, avviata dopo che la Flannery aveva acquistato lotti di terreno vicini alla base militare di Travis, che si trova vicino a Fairfield, sempre nella contea.
Le principali critiche riguardanti la creazione di questa città sono legate alla segretezza delle azioni del gruppo e la mancanza di piani concreti su come si vuole realizzare la smart city, oltre al fatto che molti residenti preferiscono che gli sforzi e gli investimenti dei milionari siano concentrati sui luoghi già esistenti che affrontano problemi abitativi e di coesione sociale. A tal proposito, Sramek lunedì ha affermato:
Prendiamo molto, molto seriamente il tour di ascolto e l’apprendimento della comunità nei prossimi quattro mesi. E quindi non vogliamo proporre alcun piano finché non avremo avuto la possibilità di ascoltare e riflettere su ogni problematica. Quello che sentiamo nella contea di Solano [la zona dove gli acri di terra sono stati comprati, ndr] è che è una contea dove molte persone si sentono escluse e senza lavoro. Ci auguriamo che i nostri progetti possano fungere da catalizzatore per portare maggiori investimenti e portare più dollari provenienti dalle tasse nella contea di Solano.
Come si vuole costruire la smart city di California Forever
Sramek ha anche rivelato che il gruppo non intende costruire subito una città, ipotizzando che all’inizio potrebbe rimanere nella contea di Solano senza personalità giuridica, dando poi la scelta agli elettori di questa nuova comunità se vogliono staccarsi dalla contea o meno. Quello che ha incuriosito molti su questa nuova smart city è come la si vuole costruire. Sramek fin dalla presentazione del progetto l’ha definita come la “città di ieri”, con l’idea di costruire case a schiera e basando gran parte dell’economia della città nell’agricoltura. Più precisamente, ha spiegato:
Pensiamo che in alcuni luoghi ci sia molta saggezza nel modo in cui abbiamo costruito città e paesi nelle ultime centinaia di migliaia di anni. E così, fin dall’inizio, abbiamo creduto che si dovesse tornare indietro per andare avanti. Vogliamo ispirarci a quei grandi vecchi quartieri americani che qualcuno che è nato 100 anni fa riconoscerà. Siamo molto diversi da quelle persone che dicono di voler costruire la città di domani. Vogliamo costruire una città di ieri.
L’area scelta da Flannery per il progetto è anche soggetta a siccità regolari e ad alto rischio di incendi, ma ciò non sembra scoraggiare i piani per la creazione di questa smart city.
Gli altri imprenditori che vogliono costruire città
Non è la prima volta che imprenditori della Silicon Valley propongono la creazioni di smart city, avventure spesso finite ancora prima di cominciare. Come quella di Google, quando nel 2017 voleva creare Sidewalk Toronto, una cittadella con l’idea di creare una città totalmente connessa e renderla il fulcro dell’innovazione urbana. Un progetto però abbandonato nel 2020, quando Sidewalk Labs, società affiliata di Google che si occupa di innovazione urbana, si è ritirata dal progetto dato l’alto rischio di una deriva autoritaria attraverso la sorveglianza di massa.
Anche Bill Gates nel 2017 era stato affascinato dalla creazione delle smart city; aveva fatto parte di una cordata di soci che aveva investito 80 milioni di dollari per acquistare poco più di 10mila ettari di terreno in un’area desertica vicino a Phoenix, dove dovrebbe nascere Belmont.
Il fondatore di SpaceX Elon Musk all’inizio di quest’anno aveva acquistato 3.500 acri di terreno fuori Austin, in Texas, per costruire una città che intende chiamare “Snailbrook. L’area oggetto dell’acquisizione è prevista per diventare il quartier generale di SpaceX e The Boring Company, un luogo in cui tutti i dipendenti delle aziende avranno la possibilità di trasferirsi per vivere, dormire e lavorare. L’obiettivo di questa iniziativa è quello di favorire, almeno in teoria, un equilibrio tra la vita personale e professionale dei dipendenti.