Piazza Affari debole in avvio, spread a 193 bp
Apertura sottotono per le borse europee, dopo i cali di ieri di Wall Street. A Piazza Affari, il Ftse Mib viaggia poco sotto la parità (-0,1%) in area 28.060 punti, con vendite in particolare su Iveco (-0,9%), Banco Bpm (-0,8%) ed Hera (-0,8%), mentre avanzano Saipem (+0,9%) e Leonardo (+0,8%).
Sui mercati continua a prevalere un atteggiamento cauto, in attesa di un intervento di Jerome Powell, presidente della Fed, in calendario domani sera e dei dati sull’inflazione dell’eurozona, attentamente osservati dalla Bce, in uscita venerdì.
Pochi spunti oggi, con i soli report sugli ordini di beni durevoli e sulle scorte di petrolio negli Usa, dopo i cali della fiducia dei consumatori in Germania e Francia.
Tra le materie prime il petrolio (Brent) recupera terreno e si riavvicina a 93 dollari al barile. Sul Forex, l’euro/dollaro si mantiene debole a 1,057 mentre il cambio tra biglietto verde e yen oscilla in area 149.
Nel comparto obbligazionario lo spread Btp-Bund si amplia a 193 punti base, con il decennale italiano giunto ormai al 4,72%.
Breaking news
Finale perlopiù positivo per le borse europee, con il Ftse Mib di Piazza Affari in progresso dello 0,47% a 35.204,26 punti. Balzo di Iveco Group (+6,2%), ben intonate anche Moncler (+2,1%) e Brunello Cucinelli (+2,6%), quest’ultima dopo i dati sui ricavi del terzo trimestre. In calo invece Saipem (-3,4%), deboli Diasorin (-0,9%) ed Eni (-0,4%). […]
La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.