Nel quarto trimestre del 2023, la bolletta elettrica per la famiglia media subirà un aumento del 18,6%. Lo afferma Arera in un comunicato stampa. L’aumento del prezzo dell’energia elettrica, per chi è ancora in tutela, è dovuto all’andamento delle attuali quotazioni all’ingrosso (PUN), previste in aumento per il quarto trimestre 2023 anche a causa del costo del gas naturale che normalmente cresce nelle stagioni più fredde. Tuttavia, se confrontiamo questo trimestre con il quarto trimestre dell’anno precedente, quando i prezzi dell’energia elettrica erano ai massimi storici, notiamo una significativa flessione del 57%.
Gli effetti nella bolletta elettrica
Nel corso dell’anno 2023, la spesa per l’energia elettrica per una famiglia tipo sarà di circa 889,60 euro, registrando una significativa diminuzione del 32,7% rispetto agli stessi 12 mesi dell’anno precedente, ossia il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022.
Sono stati raggiunti quindi i 28,29 centesimi di euro per kWh. Un valore è notevolmente inferiore rispetto ai 66,01 centesimi che caratterizzavano il quarto trimestre del 2022, con una diminuzione di circa il 57%. L’attuale aumento dei prezzi è principalmente dovuto all’incremento significativo della componente PE, che copre i costi di acquisto dell’energia elettrica (+19,4%), e agli oneri di sistema (+0,4%), con una lieve compensazione data dalla riduzione della componente PD, che copre i costi di dispacciamento (-1,2%). La componente PPE, relativa al corrispettivo di perequazione, è rimasta invariata. È importante notare che le tariffe di rete regolate, incluse quelle per il trasporto, la distribuzione e la misurazione, rimangono invariate.
Il presidente di Arera, Stefano Besseghini nel comunicato stampa afferma:
È vero che i prezzi dell’energia non mordono con l’aggressività di un anno fa ma le oscillazioni sono indice di un settore energetico ancora alla ricerca di un suo equilibrio, con inevitabili riflessi nella bolletta anche a causa della stagionalità a cui andiamo incontro. Anche senza lo stimolo dei prezzi alti è importante in questa stagione invernale prestare molta attenzione al contenimento dei consumi e, per quanto possibile, a sviluppare investimenti di efficienza energetica.
Stoccaggi, riempiti al 90% i serbatoi di gas
Ci sono però delle buone notizie, riguardante gli stoccaggi del gas sia in Italia che in Europa. I serbatoi hanno raggiunto un livello di superiore al 90% già entro il mese di agosto, andando ben oltre la scadenza del 1° novembre stabilita dalle normative europee.
Nel mese di settembre, poi, verrà reso pubblico il prezzo del gas per i clienti ancora sotto tutela. Questa informazione riveste una rilevanza cruciale per i consumatori, poiché avrà un impatto diretto sulle loro decisioni finanziarie legate alle spese energetiche nei prossimi mesi. La conoscenza di questi dati consentirà ai consumatori di pianificare in modo più accurato il proprio bilancio familiare e di adottare misure adeguate per gestire i costi energetici in un contesto in cui l’energia rappresenta una componente essenziale della vita quotidiana e delle attività aziendali.
Arriva il bonus energia, gli aiuti in bolletta
Dopo la conclusione del sistema di rafforzamento che è stato in vigore per gli ultimi due anni, sono state apportate delle modifiche ai bonus sociali di base con l’obiettivo di garantire un risparmio significativo per le famiglie. Queste modifiche consentiranno di ottenere uno sconto del 30% sulla bolletta elettrica (al lordo delle imposte) e del 15% su quella del gas (al netto delle imposte).
Per il quarto trimestre dell’anno, è stata introdotta un’interessante novità: un contributo straordinario il cui ammontare crescerà in base al numero dei membri della famiglia. Questo contributo verrà erogato automaticamente alle famiglie che già ricevono il bonus elettrico, ovvero le famiglie il cui reddito ISEE è compreso tra 15.000 euro (o 30.000 euro per le famiglie numerose con almeno 4 figli a carico). L’importo totale destinato a questa iniziativa ammonta a 300 milioni di euro. Queste misure sono in linea con quanto stabilito dal Governo nel decreto approvato durante la riunione del Consiglio dei Ministri dello scorso 25 settembre.
Questo intervento si affianca ad altre misure relative al settore del gas, tra cui la conferma, anche per il quarto trimestre del 2023, dell’azzeramento degli oneri generali e della riduzione dell’IVA al 5%. Queste agevolazioni si applicano anche alla gestione del calore e del teleriscaldamento. L’insieme di queste iniziative mira a fornire un sostegno significativo alle famiglie per far fronte alle spese energetiche.