Bce e tassi, spirale salari-prezzi in area euro? Lagarde risponde
Rischio spirale salari-prezzi nell’area euro? In un’intervista rilasciata a La Tribune Dimanche, la presidente della Bce Christine Lagarde ha risposto a questa domanda ricordando che, “al momento, non stiamo assistendo a questo fenomeno, ma lo stiamo monitorando attentamente”.
Lagarde, numero uno dell’Eurotower, ha aggiunto che “la crescita dei salari dovrebbe aggirarsi attorno al 5,3%, nell’area euro, nel 2023 e, successivamente, essere del 4,3% e del 3,8% nel 2024 e nel 2025”.
queste stime “sono coerenti con un’inflazione che tornano al 2% nei prossimi anni”.
Lagarde ha ribadito l’intenzione di riportare il tasso di inflazione al 2%: “Vogliamo che l’inflazione torni al 2%, e ci riusciremo”, ribadendo che i tassi di interesse sono lo strumento per garantire la stabilità dei prezzi.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.