(9Colonne) – Milano, 10 set – Milanesi in cerca di sicurezza. Lo mostrano i dati del settore: tra casseforti, porte blindate, vigilanza privata, antifurto le imprese crescono in un anno del 6,9% (da giugno 2006 a giugno 2007). Più che in Italia (+1,6%). L’effetto terrorismo fa calare la percezione di sicurezza: il 65,3% degli intervistati si sente meno sicuro nei luoghi pubblici affollati (stazioni, metropolitane e centri commerciali): lo scorso anno aveva dato la stessa risposta il 50,6%. Si temono i legami tra criminalità e comunità di origine araba, soprattutto con la pianificazioni di azioni terroristiche sul territorio (29,3%) e con l’aumento della microdelinquenza nelle città (17,6%) (sondaggio a luglio 2007). E, a sentire i cittadini, la sicurezza è uno dei temi più sentiti per uno su dieci. Come interventi chiedono proprio più vigilanza nei quartieri (circa uno su tre). In centro quasi la metà (43%). Un po’ più impaurite le donne: il 35% vorrebbe più vigilanza, la richiesta più forte del mondo femminile rispetto ad altre operazioni per la sicurezza. I giovani chiedono maggiore sorveglianza nelle ore notturne alle fermate dei mezzi pubblici. Gli anziani vorrebbero più interventi contro la piccola criminalità (45%). Se guardiamo al confronto europeo gli italiani in generale si sento più insicuri: quasi la metà (43%) teme di subire un furto entro un anno (contro una media europea del 30%) e oltre uno su tre (35% contro 28%) si sente insicuro a camminare di sera nel proprio quartiere. Per questo cercano di far fronte all’insicurezza coi sistemi d’allarme (20% delle case contro 13%) o con porte blindate (59% delle case contro 50%).
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