Azionario: borsa Tokyo +1,7%, Hong Kong +2%. Futures Usa in rialzo
Continua l’effetto positivo di Wall Street sull’azionario globale.
In Asia l’indice Nikkei 225 della borsa di Tokyo avanza dell’1,7% circa, mentre l’Hang Seng scatta del 2%.
Alle 7.45 circa, bene anche le borse di Shanghai (+0,75%) e Seoul (+0,88%), mentre la borsa di Sidney è piatta (+0,04%).
Nella sessione di ieri a Wall Street il Dow Jones Industrial Average ha chiuso in rialzo dello 0,19%, o di 65,57 punti, a quota 33.804,87 punti.
Lo S&P 500 ha guadagnato lo 0,43%, a 4.376.95, mentre il Nasdaq Composite è salito dello 0,71%, a 13.659.68, chiudendo al di sopra della media mobile in 50 giorni per la prima volta dal 14 settembre.
Tutti e tre i principali indici azionari Usa sono saliti per la quarta sessione consecutiva.
Dal fronte macroeconomico del Giappone, indicazioni sul trend dell’inflazione sono arrivate oggi con la pubblicazione dell’indice dei prezzi alla produzione.
Il dato ha segnato un calo, su base mensile, dello 0,3%. Gli analisti avevano previsto un rialzo dello 0,1%.
Su base annua, l’inflazione del Giappone è salita del 2%, rispetto al +2,3% stimato dal consensus.
La debolezza delle pressioni inflazionistiche rende più difficile per la Bank of Japan guidata dal governatore Kazuo Ueda riuscire a imprimere una svolta a una politica monetaria che rimane estremamente accomodante, incentrata sui tassi negativi e sul controllo della curva dei rendimenti.
Poco mosso il rapporto dollaro-yen, in calo dello 0,04% a JPY 149,08, mentre l’euro sale sul dollaro dello 0,11%, a quota $1,063.
Positivi i futures sui principali indici azionari Usa: i futures sul Dow Jones avanzano dello 0,19%, mentre i futures sullo S&P 500 e sul Nasdaq salgono entrambi dello 0,27%.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.
