(9Colonne) – Roma, 12 set – “Blocchiamo i contratti a termine e i co.co.co in tutte le amministrazioni pubbliche”. È la proposta che il ministro per le Riforme e l’Innovazione della pubblica amministrazione, Luigi Nicolais, in una intervista al Messaggero, avanza al Tesoro, con l’obiettivo di “recuperare un miliardo di euro”. Per Nicolais andrebbero prorogati solo i contratti di quei precari che hanno maturato il diritto all’assunzione definitiva. Allo studio anche un’ipotesi di esodi anticipati, con “incentivi economici ai dipendenti sopra i 62 anni” e un’assunzione ogni tre lavoratori che escono. “Nel 2008 – spiega Nicolais – nelle amministrazioni pubbliche non ci sarà più il blocco delle assunzioni: ogni dieci persone che vanno in pensione, se ne possono assumere sei, e nel comparto della Ricerca addirittura si può rimpiazzare il 100 per cento del personale in uscita. Inoltre abbiamo avviato la regolarizzazione dei precari”. Il ministro sottolinea anche che per i precari storici resteranno valide le norme della precedente Finanziaria: “Chi ha accumulato almeno tre anni di lavoro dovrà essere regolarizzato, nel frattempo i contratti dei precari storici possono essere prorogati, in attesa dell’assunzione definitiva”. Ecco i numeri dell’operazione proposta da Nicolais: “Ogni anno le unità lavorative ingaggiate con contratto a tempo determinato sono 43.500, e il loro costo complessivo è di un miliardo e 435 milioni. Poi ci sono gli 88mila contratti di collaborazione, il cui compenso medio è di 5mila euro. Insomma, sono cifre rilevanti”. Come impiegare le risorse risparmiate? “Noi chiediamo circa 350 milioni – conclude – da destinare al potenziamento della connettività degli uffici pubblici, alla sanità elettronica, all’innovazione digitale nella scuola. Il resto è un risparmio netto che offriamo al Tesoro”.
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