10 miliardi di dollari: questa è la cifra emersa dall’ultimo report dell’UNITAR in merito al valore dei minerali che contengono i RAEE, Rifiuti e Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Praticamente una miniera di materiali ormai obsoleti e in disuso, tra cui giocattoli, sigarette elettroniche e tanto altro, per un “peso” complessivo di 9 milioni di tonnellate all’anno.
Per molte aziende virtuose tutto ciò può essere visto come un vero e proprio tesoro, anche solo per il potenziale di minerali e metalli riciclabili. Ma nel complessivo rimane comunque un pericolo, non solo per l’ambiente in sé, ma per la salute. Perché la gente sottovaluta troppo spesso l’inquinamento e la capacità di contaminazione propria dei prodotti RAEE.
La miniera dei rifiuti elettronici: 10 miliardi di dollari
L’Agenzia ONU impegnata per la formazione e la ricerca (UNITAR) è stata commissionata recentemente dal Wee Forum in merito alla quantità di rifiuti elettronici invisibili, ovvero quelli derivanti da apparecchiature elettriche ed elettroniche cadute in obsolescenza, e quindi gettate in discarica. Dal documento ufficiale, emerge una situazione sui RAEE davvero inaspettata: solo per quanto riguarda i minerali contenuti nei rifiuti elettronici il valore arriva a 10 miliardi di dollari.
E non parliamo di rifiuti industriali o altamente sofisticati, ma di cavi inutilizzati, giocattoli elettronici, abiti originali decorati con LED, utensili elettrici, addirittura dispositivi per lo svapo, “[che] ammontano a 9 miliardi di chilogrammi di rifiuti elettronici“. Lo stesso report cerca di descrivere in maniera esaustiva (e anche suggestiva) l’imponenza di questa quantità ciclopica: “[…] equivarrebbe al peso di quasi mezzo milione di camion da 40 tonnellate, sufficienti a formare una linea di camion di 5.640 km da Roma a Nairobi.“. Per quanto riguardano i cavi, stimati attorno ai 950 milioni di kg, sarebbero sufficienti a fare il giro della Terra 107 volte.
A parte le suggestioni, parliamo comunque di materiali composti da metalli preziosi, e soprattutto molto richiesti, come ferro, rame ed oro. Solo per il rame si prevede che la domanda aumenterà di 6 volte entro il 2030 nella sola Europa, a causa della transizione energetica (energia rinnovabile, mobilità elettrica…). Complessivamente tutti i rifiuti RAEE a livello mondiale valgono 57 miliardi di dollari (dati 2019): soltanto quelli accennati, ovvero i rifiuti elettronici invisibili, ne valgono un sesto, ovvero 9,5 miliardi di dollari. Praticamente un tesoro, anche se molto contaminato.
RAEE, un tesoro o un pericolo per l’ambiente?
Non è sbagliato dire che a casa siamo circondati da veri e propri tesori. Vedendo le stime, praticamente tutti gli elettrodomestici che abbiamo in casa potrebbero essere riutilizzati immediatamente. Come il litio, presente nei vaporizzatori, che la Commissione europea considera una “materia prima strategica” cruciale per l’economia europea e la transizione energetica verde. E soprattutto per il mercato delle auto elettriche, in cui l’Europa si trova molto in difficoltà a causa della concorrenza feroce da parte della Cina.
Il riciclaggio dei rifiuti può diventare un tesoro non solo per le famiglie, ma anche per le imprese. Solo nel settore del riciclaggio dei rifiuti, l’Italia vanta un ottimo fatturato. Si veda il rapporto 2022 di Assorimap: il fatturato delle sole imprese impegnate nel riciclaggio della plastica è pari a 1,1 miliardi di euro, praticamente il 18% in più rispetto al 2021, dopo il balzo positivo (+67%) registrato nel 2021. Nel caso dei rifiuti urbani, secondo il Green Book 2023 (il rapporto annuale sul settore dei rifiuti urbani in Italia), nel 2021 il fatturato delle principali aziende specializzate ha raggiunto circa 13,5 miliardi di euro, pari a circa lo 0,8% del Pil nazionale.
Ciononostante, parliamo comunque di rifiuti, quindi di materiale sostanzialmente pericoloso. Nessuno troverebbe pericoloso il proprio spazzolino elettrico, o il proprio vaporizzatore, eppure i materiali di cui sono composti (piombo, mercurio, cadmio…) sono altamente tossici. Oltre a venire quindi trascurato il potenziale riciclabile, come sottolinea Pascal Leroy, direttore generale del Forum RAEE:
[…] non sono consapevoli dei componenti pericolosi contenuti nei rifiuti elettronici. Se non adeguatamente trattate, sostanze come piombo, mercurio o cadmio possono penetrare e contaminare il suolo e l’acqua.
Tanto per accennare il piombo, secondo un rapporto pubblicato sulla rivista Lancet Planetary Health, è responsabile di 5,5 milioni di morti per malattie cardiovascolari in tutto il mondo nel 2019.
Come riciclare bene i RAEE: l’economia circolare come soluzione?
Davanti a questa prospettiva, il futuro dei RAEE è solo nel loro riciclo, sicuro ed efficiente. Non mancano le aziende specializzate, ma da sole non bastano, se il consumatore non collabora nel riciclo.
Secondo il rapporto CDC RAEE, nel 2022 in Italia sono stati lavorati solo 361.381 tonnellate di rifiuti RAEE, risultato che si traduce in quasi 24.000 tonnellate in meno rispetto al 2021 e che corrisponde a una contrazione del 6,2%. Causa di questo calo sembra sia dovuto alla dispersione dei RAEE:
originata dall’attribuzione ai rifiuti elettronici di un codice EER non corretto, dall’esistenza di flussi paralleli al di fuori dai canali ufficiali, dal mancato conferimento, soprattutto dei RAEE di piccole dimensioni, da parte dei cittadini.
Più il calo di vendite delle apparecchiature, che ha portato ad un minor ricambio.
Serve quindi maggior informazione su come riciclare bene i RAEE, oltre a promuovere un’economia circolare per l’elettronica. Non a caso, sono tutti obiettivi propri di una smart city, e quindi di un’amministrazione intelligente.
Oggi e domani i rifiuti elettronici rappresentano il flusso di rifiuti in più rapida crescita al mondo, e come segnala Jan Vlak, presidente del WEEE Forum:
[…] non solo i produttori ma tutti gli attori rilevanti, inclusi regolatori, consumatori, ricondizionatori, impianti di riutilizzo, commercianti di rottami, rivenditori e riciclatori, devono svolgere un ruolo […] per aumentare con successo la raccolta dei rifiuti elettronici.