La tutela dei consumatori passa anche dagli influencer. Quanto vale il loro mercato
Uno dei mercati che stanno emergendo nel corso degli ultimi anni è quello degli influencer. Secondo le stime dell’Unione europea questo segmento potrebbe raggiungere un valore di mercato pari a 19,98 miliardi di euro nel corso del 2023. Numeri confermati dal listino DeREv, che mette in evidenza come i compensi per gli influencer stiano crescendo, anche se non per tutti nello stesso modo.
Gli influencer sono sempre più coinvolti in attività commerciali. Questo è il motivo per il quale l’Europa si è mossa per tutelare i consumatori nel momento in cui vengono pubblicizzati dei prodotti o dei servizi. Nel corso delle prossime settimane, la Commissione europea e le varie autorità nazionali della rete di cooperazione per la tutela dei consumatori inizieranno ad esaminare i post online alla ricerca delle sponsorizzazioni che possono fuorviare i consumatori.
Il mercato degli influencer
Secondo una stima della Commissione europea, nel 2023 l’influencer marketing potrebbe arrivare a raggiungere un valore globale pari a 19,98 miliardi di euro. Un andamento che si riflette direttamente sul tariffario degli operatori di settore. Stando ad una stima di DeRev, nel 2021 era stato registrato un aumento del 15% delle parcelle rispetto all’anno precedente, raggiungendo un valore pari a 280 milioni di euro e creando qualcosa come 450 mila posti di lavoro. Nel 2022 sono stati raggiunti i 308 milioni di euro di fatturati solo in Italia – mentre nel mondo siamo arrivati a quota 16,4 miliardi -: siamo davanti ad un aumento del 10% rispetto all’anno precedente. E i numeri sono ancora destinati a crescere. DeRev stima che nel 2023, in Italia, dovrebbe esserci un ulteriore aumento del 14%, mentre il giro d’affari potrebbe attestarsi intorno ai 348 milioni di euro.
In questo caso notiamo un rallentamento del mercato italiano rispetto a quello internazionale, che dovrebbe crescere il doppio – sottolinea Roberto Esposito, CEO di DeRev -. Si tratta di una conseguenza della revisione da parte delle aziende degli investimenti in marketing, che in Italia (e in Europa, in generale) è più accentuata che in USA.
I settori che trainano maggiormente il mercato degli influencer sono:
- Fashion & Beauty, che è passato dal 15% del 2022 al 25% del 2023;
- Gaming: 12,9%;
- Travel & Lifestyle: 12,5%.
Nel 2023 a registrare gli aumenti più consistenti sono:
- Sport: dal 4% al 12%;
- Family, Parenting & Home: dal 6% al 10,7%;
- Health & Fitness: dal 13% al 6,8%.
Quali sono le problematiche aperte con gli influencer
Come abbiamo visto, quello degli influencer è un mercato in continuo sviluppo e che, direttamente o indirettamente, va a sfiorare la maggior parte delle attività economiche. Quando un influencer è coinvolto in una qualsiasi attività commerciale – come ad esempio le collaborazioni per pubblicizzare dei prodotti o promuovere dei servizi – sono a tutti gli effetti degli operatori commerciali. Questo è il motivo per il quale l’Unione europea è scesa in campo per tutelare i consumatori. Gli influencer sono tenuti a comunicare la pubblicità in maniera trasparente.
Per verificare che questo sia realmente effettuato, l’Ue ha avviato una indagine a tappeto per verificare se ci siano dei post che possano ingannare i consumatori.
L’attività degli influencer è fiorente e molti consumatori, spesso giovani o addirittura bambini, hanno fiducia nelle loro raccomandazioni – spiega Didier Reynders, Commissario per la Giustizia europeo -. Il modello di business comporta tuttavia anche degli obblighi giuridici. Anche gli influencer devono seguire pratiche commerciali leali e i loro follower hanno diritto a informazioni affidabili e trasparenti. L’Influencer Legal Hub aiuterà tutti gli attori del settore a capire le regole, alle quali invito gli influencer ad attenersi.
A cosa devono stare attenti i consumatori
Nel momento in cui i consumatori interagiscono con gli influencer a cosa devono stare attenti? Ma soprattutto cosa dovrebbero mettere in evidenza i professionisti di Internet nei loro post. Vediamolo insieme.
La pubblicità
La normativa europea sui consumatori stabilisce già che la pubblicità (comprese le partnership sui social media, quando si creano contenuti in cambio di prodotti o servizi, o il marketing di affiliazione) deve essere ampiamente reclamizzata.
Nel momento in cui un influencer reclamizza un qualsiasi prodotto, è tenuto a specificare che si tratta di una pubblicità a pagamento.
Venditori
Nel momento in cui vendono beni o dei servizi ai consumatori in qualità di commercianti, gli influencer devono anche rispettare le norme relative alla trasparenza.
Per adempiere a questo obbligo, l’influencer deve indicare chiaramente la propria identità, rendendo pubblico il modo in cui è possibile contattarlo. Ma soprattutto deve comunicare quali siano i diritti dei consumatori: il più importante, sicuramente, è il diritto a restituire la merce, nel caso in cui questa fosse difettosa o non dovesse corrispondere a quanto reclamizzato.
La sicurezza dei prodotti
Gli influencer dovrebbero controllare i prodotti che vendono o pubblicizzano su Safety Gate, un sito web della Commissione in cui sono elencati i richiami dei prodotti. I prodotti ritirati non devono essere venduti o pubblicizzati, poiché presentano diversi tipi di pericoli per la sicurezza e la salute dei consumatori.