Inflazione Giappone: componente attenzionata dalla Bank of Japan ancora a doppio rispetto a target
Nel mese di settembre, l’inflazione del Giappone misurata dall’indice dei prezzi al consumo CPI è salita del 3% su base annua.
L’inflazione core, che esclude i prezzi dei beni alimentari freschi, è avanzata del 2,8%, a un ritmo inferiore al 3% per la prima volta in più di un anno, lievemente al di sopra del +2,7% atteso.
Il focus dei mercati si focalizza tuttavia sull’inflazione core-core del Giappone – quella che esclude i prezzi dei beni energetici e i prezzi dei beni alimentari freschi – che è avanzata al ritmo annuo del 4,2%, rallentando solo in misura lieve rispetto al +4,3% precedente.
Rimane così la preoccupazione che la Bank of Japan, nell’imminente meeting che si concluderà il 31 ottobre, indichi l’intenzione di imprimere una svolta alla politica monetaria incentrata tuttora, in Giappone, sui tassi negativi.
“Sebbene l’inflazione si sia indebolita a settembre, riteniamo che tornerà al di sotto del target del 2% della Bank of Japan soltanto entro la fine dell’anno prossimo”, ha commentato a Reuters Marcel Thieliant, responsabile della divisione di Asia-Pacific presso Capital Economics.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.