Crollo del 29,5% dei mutui nell’arco dei primi sei mesi del 2023. Gli acquirenti di immobili preferiscono utilizzare le risorse personali per acquistare la casa dei propri sogni. Questa particolare situazione la si può evincere dai dati relativi dall’andamento del mercato immobiliare, che ha avuto un andamento negativo, ma non paragonabile a quello registrato dei mutui: un 10,5% nel primo caso contro un –23,8% registrato dai finanziamenti.
Questi dati si basano sulle rilevazioni effettuate dal Consiglio nazionale del Notariato, che si è basato direttamente sui Dati Statistici Notarili (DSN).
I mutui perdono appeal
A condizionare l’andamento del mercato dei mutui sono le ultime decisioni prese dalla Bce, che, nell’intento di tenere a freno l’inflazione, ha aumentato il costo del denaro. Nel corso dei primi sei mesi del 2023, stando ai dati in possesso del Consiglio Nazionale del Notariato, i mutui per l’acquisto della casa sono scesi del 29,5% rispetto allo stesso periodo del 2022. Le compravendite immobiliari, invece, hanno segnato un calo dell’8,7%, passando da 303.375 a 277.052.
I notai mettono in evidenza che risulta essere più ampia la contrazione dei finanziamenti, che si attesta su un -23,8% rispetto all’andamento negativo del mercato immobiliare, che si è attestato intorno ad un -10,5%.
Quali sono le spiegazioni che possono giustificare una contrazione così alta dei mutui? Le motivazioni sono da addebitare ai tassi di interesse superiori a quelli del 2022: le famiglie, per questo motivo, hanno deciso di utilizzare le risorse personali senza ricorrere ai finanziamenti. Almeno chi aveva la possibilità di farlo.
Soffermandosi, invece, sulle fasce di età che hanno deciso di far a meno dei mutui, segnaliamo che solo e soltanto per i giovani con meno di 36 la riduzione non è a doppia cifra: per la fascia compresa tra i 0 e i 17 anni, il calo è del 9,1%, mentre tra i 18 ed i 35 anni è del 9,6%. Per quanto riguarda le altre fasce di età la media è intorno ad – 28%, mentre nella fascia compresa tra i 66 ed i 75 anni, è stato registrato un altro picco: -51,9%.
Il notariato ha scattato anche una fotografia dei cali città per città, che risultano essere suddivisi in questo modo: -26,4% a Milano; -31,5% a Torino; -25,6% a Verona; -30% a Bologna; -32,6% a Bologna, -29,1% a Roma; -31,4% a Napoli; -33,6% a Palermo; -28% a Bari.
I tassi sui mutui d’interessi
Ma perché i mutui stanno perdendo tutto questo appeal? Una risposta a questa domanda ce la fornisce l’Abi, l’Associazione Bancaria Italiana, che ha messo in evidenza che a settembre il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è stato il 4,23%. Ad agosto era, invece, il 4,29%.
Quanto costa acquistare una casa
Ma perché le famiglie si stanno allontanando sempre di più dai mutui. A pesare su questa scelta sono i prezzi degli immobili e i tassi attuali. Stando ad un’analisi effettuata dall’Ufficio Studi Tecnocasa aggiornata al mese di aprile 2023, nel caso in cui una famiglia dovesse sottoscrivere un mutuo a copertura dell’80% del valore dell’immobile con una durata di 25 anni, è necessario pagare una rata più alta di 176 euro per un bilocale e di 209 euro per un trilocale se si confronta quanto si spendeva nel corso del mese di luglio 2021. Le famiglie, per effettuare questo investimento devono avere a disposizione un reddito più elevato, che per un bilocale significa guadagnare 600 euro in più al mese e per un trilocale 700 euro in più al mese.
Secondo Tecnocasa la città nella quale si devono effettuare gli sforzi maggiori per effettuare l’acquisto è, ovviamente, Milano, che è quella più cara in Italia: in questo caso per un bilocale da 65 metri quadrati è necessario mettere in conto una rata da 1.282 euro ed un reddito disponibile pari a 4.272 euro. Nel corso del mese di luglio 2021 la rata per un bilocale era pari a 890 euro e per un trilocale di 1.524 euro.
La città meno cara in Italia, invece, è Genova, dove per un bilocale è sufficiente una rata da 338 euro al mese: l’aumento, rispetto al mese di luglio 2021, è pari unicamente a 71 euro. Il reddito disponibile richiesto è pari a 1.125 euro.
A Roma, con i prezzi che orbitano intorno ai 3.000 euro al metro quadrato, è necessario mettere in conto uno sforzo mensile pari a 893 euro al mese per un bilocale e di 1.061 euro al mese per un trilocale.