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Singles Day alle porte, come si preparano i consumatori cinesi

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Per la Cina c’è stato un lungo periodo di feste. Tra la Festa Nazionale della Settimana d’Oro e la Festa di Metà Autunno molti lavoratori hanno potuto godere di un lungo periodo di ferie, tra il 29 settembre e il 6 ottobre. In genere, “ponti” come questi possono diventare occasione per shopping e acquisti dell’ultima ora, ma quest’anno non è andata così.

O almeno i consumatori cinesi preferiscono mostrare un atteggiamento più cauto. In particolare, i dati di GAM  mettono in evidenza come i cinesi siano diventati sempre più conservatori negli acquisti, specie dopo gli eventi di Evergrande e del settore immobiliare nazionale. Tutto questo potrebbe influenzare le aspettative di vendita di aziende come Alibaba, specie con il Black Friday e il Cyber Monday ormai vicini. Senza contare il festival dello shopping del Singles’ Day sulle principali piattaforme di e-commerce, che si protrarrà per circa tre settimane, fino all’11 novembre.

Grandi attese per l’11 novembre, il Singles’ Day

Dal cinese Guanggun Jie, la festa del Singles’ Day nasce come risposta ironica al San Valentino delle coppie. Istituita nel 1993, cade ogni 11 novembre, e si tratta ad oggi di una festa molto popolare tra i giovani autoctoni, una specie di Single Pride nazionale. E anche l’occasione d’oro per sposarsi: in un articolo del 2011, il Wall Street Journal ha riportato come in tale data “[…] il Ministero degli Affari Civili di Pechino ha affermato che oggi in città si sono registrate 4.000 coppie per sposarsi.“. E questo a fronte di una media annua di 700 matrimoni giornalieri. E quale occasione migliore per festeggiare se non facendo shopping?

Riporta il Guardian, sempre Alibaba durante il Singles’ day è riuscito a registrare nel 2017 un canale di vendite di 168,2 miliardi di yuan (25,4 miliardi di dollari statunitensi). E quasi alla stregua di quanto si fa col Black Friday, la giornata è diventata una settimana, poi molto di più. Al momento ci sono grandi attese per il Singles Day, visto che come sta procedendo il settore turistico.

Come riporta English News, in data 29 settembre il servizio ferroviario ha registrato oltre 20 milioni di passeggeri, e secondo l’Economic Impact Report 2023 del World Travel & Tourism Council (WTTC) si stima da parte dell’industria cinese dei viaggi e del turismo un indotto di circa 1,48 trilioni di dollari all’economia nazionale entro la fine del 2023. Ma solo nei servizi. Per quanto riguarda i consumi di beni, non ci sono delle buone notizie.

Cina, GAM: “Consumatori cinesi più conservatori”

Sullo stato di salute dei consumatori di Pechino, GAM (Global Asset Management) ha voluto analizzare l’andamento degli acquisti e del turismo registrati durante il super-ponte del 29 settembre – 6 ottobre, quando hanno coinciso la Festa Nazionale della Settimana d’Oro e la Festa di Metà Autunno. Con ben 8 giorni di ponte, GAM ha notato un interessante cambiamento nel comportamento dei consumatori:

“l’effetto ricchezza negativo delle proprietà ha reso i consumatori cinesi più conservatori nella loro spesa complessiva”.

In pratica si conferma quanto già riportava tempo fa il professor Giuliano Noci all’indomani del crac di Evergrande. Ma con una nota in più: i consumatori cinesi “hanno mostrato un forte appetito per le esperienze.“.

Ovvero per i servizi, come quelli addetti alla ristorazione. A conferma di quanto riportato sopra, anche GAM segnala un grande pienone turistico: oltre 826 milioni di persone hanno visitato durante il super-ponte, per ricavi turistici pari a 753,4 miliardi di RMB (103,2 miliardi di dollari). Un aumento annuo del 71% e del 130%, superando il livello pre-Covid 2019 del 4,1% e dell’1,5%. Eppure questi ricavi non sono finiti nel settore delle vendite al dettaglio, visto il calo della spesa media per turista domestico “del 2,4% inferiore al livello del 2019.“. Bensì nel settore della ristorazione, con un incremento di settore superiore al 20%. Si conti solo la catena di ristoranti Haidilao Hot Pot: ha recuperato il 90% del livello del 2019. E così Meituan, la principale piattaforma cinese di consegna di cibo: 154% in più di vendite rispetto al periodo pre-Covid.

Perché questo interesse verso la ristorazione? Perché i consumatori sembrano essere diventati più cauti. Dopo la crisi immobiliare, sembra si preferiscano non gli acquisti di beni tangibili, ma servizi e comodità. Oltre alla ristorazione, parte della domanda è andata verso altri servizi, come il turismo culturale: incassi e pubblico degli spettacoli dal vivo sono aumentati dell’83% e del 61% rispetto al 2019, secondo la China Association of Performing Arts. Oppure nel caso del city walking, il vagare casualmente per le città:

“Il traffico di passeggeri nei distretti commerciali centrali di 36 grandi città è cresciuto del 164% rispetto all’anno precedente.”.

Appunto, senza spendere. E questo può essere un dilemma per provider o fornitori di beni.

La soluzione di Alibaba

Con l’avvicinarsi del Singles’ Day, Alibaba, il colosso cinese dell’e-commerce, ha voluto proporre una serie di forti sconti per gli acquisti sul suo portale. Come riporta Reuters, non si sanno ancora gli importi, ma in una nota l’azienda ha precisato che riguarderà “oltre 80 milioni di prodotti“. E che i suoi due mercati, il Tmall (per brand di alto livello ) e il Taobao (per rivenditori piccoli) offriranno una riduzione del 15% sul prezzo di alcuni prodotti, oltre a eventuali buoni sconto.

Anche se non si sanno ancora i nuovi prezzi, è legittimo pensare che questa mossa sia una conferma della sempre pià bassa fiducia dei consumatori cinesi. Dopo il Covid e la profonda crisi immobiliare, la Cina ha registrato una crescita economica molto più lenta del previsto. A questo si aggiungono anche indicatori come la deflazione, la crisi demografica nel rapporto lavoratori-pensionati. E l’insicurezza lavorativa per molti cinesi, specie se il Paese non sarà capace di garantire la sua preponderante produzione nei prossimi anni. Questo e altro ha spinto le piattaforme online del paese in una battaglia rapporto qualità-prezzo.

Va detto che le autorità hanno riportato una situazione in realtà benigna nelle vendite al dettaglio, con un aumento generalizzato del 5,5% nel mese di settembre, contro l’aumento al 4,6% di agosto. Ci si augura che le prevendite vadano bene. Da martedì i consumatori dovranno versare degli acconti in anticipo sui prodotti che vogliono acquistare. Potranno poi procedere all’acquisto in due periodi, ovvero tra la sera del 31 ottobre fino al 3 novembre e dal 10 all’11 novembre, così da permette una migliore gestione della logistica delle consegne da parte di Alibaba. Anche perché non se l’è passata bene nell’ultimo periodo. Come ricorda Reuters:

“l’anno scorso l’azienda non ha annunciato per la prima volta il conteggio delle vendite dell’evento, affermando solo che l’importo totale era in linea con il 2021.”.