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Perché Elon Musk e Wikipedia continuano a litigare

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Elon Nusk ha fatto la sua offerta, o meglio la sua proposta indecente. Donerà a Wikipedia una generosa somma di denaro, circa 1 miliardo di dollari. Ma non è un semplice gesto di carità: in cambio il magnate dell’automotive elettrico nonché padrone di X-Twitter vuole che Wikipedia cambi il suo nome storico.

L’ennesima provocazione di Musk? Nel caso di Wikipedia è in realtà il proseguo di una diatriba che dura da anni, e che non accenna proprio a placarsi. Nel frattempo però Wikipedia non è in una cattivissima situazione, anche se la raccolta fondi può aiutare molto per tenere in piedi quella che è a tutti gli effetti la più grande opera enciclopedica online di sempre.

Elon Musk, da Wikipedia a Dickipedia

Da tempo il co-fondatore di Wikipedia, Jimmy Wales, è in cerca di donazioni per sostenere i costi importanti che richiede la piattaforma ogni anno. E proprio sotto il suo post su X-Twitter, all’improvviso appare un tweet di Elon Musk. Gli offre un miliardo di dollari, una cifra stratosferica considerando che nel 2020 la Wikimedia Foundation ha raccolto solo 165 milioni di dollari, secondo i dati della Fondazione. Ma quello che doveva essere un gesto di grande generosità, s’è rivelato l’ennesimo tiro mancino da parte di Elon Musk a Wikipedia.

L’offerta è vera, ma è appunto un'”offerta”. In cambio vuole qualcosa, ovvero che Wikipedia cambi il proprio nome storico in “Dickipedia”. Una provocazione “incoraggiata” su X anche da un giornalista, Ed Krassenstein: Wikipedia accetta il miliardo di dollari, e dopo averlo ritirato può subito cambiare il nome. Sarebbe stato ingenuo da parte di Elon lasciare libera questa possibilità: se accetta l’offerta, Wikipedia dovrà tenere il nuovo nome per almeno un anno: “Un anno minimo. Voglio dire, non sono uno stupido lol”, ha risposto Musk.

Proprio da quella risposta in molti hanno notato che dietro ci fosse ancora i segni della diatriba sviluppata tra il genio di Tesla e Space X e uno dei fondatori della più grande enciclopedia online di sempre.

La lunga storia di Musk e Wikipedia

Sembra che l’inizio di questa diatriba ormai in essere da 4 anni provenga proprio da Wikipedia, o meglio dalla pagina wiki su Elon Musk. Il patron di Tesla l’ha letta, e trova irrealistico il fatto che venga considerato come “investitore”. Avrebbe preferito che si concentrassero sulle sue attività, come appunto Tesla o SpaceX, non sulla sua attività di investimento. Non è che l’inizio di una sequela di frecciate e accuse, come quella di Elon sull’effettiva necessità finanziaria di Wikipedia. Il tycoon è dubbioso sul fatto che tutti questi soldi servano per farla funzionare, e più volte ha chiesto chiarimenti sulla natura finanziaria della piattaforma.

O addirittura accusare Wikipedia di distorcere la realtà e di censurare la libera espressione. Il 16 maggio di quest’anno ha infatti chiamato Wikipedia “Wokipedia” perché espressione del politicamente corretto e della cancel culture (da qui “woke”, in collegamento ai movimenti di liberazione afroamericana novecenteschi, ripresi poi dai movimenti BLM), e quindi delle censure e le intolleranze del politically correct denunciate dai conservatori americani.

Alle provocazioni di Elon Musk, il co-fondatore Jimmy Wales ha sempre risposto in maniera piccata. Ad una precedente accusa di una Wikipedia con un “pregiudizio di sinistra non banale“, Wales gli ha risposto “Leggere troppo Twitter ti rende stupido“, come riporta LBC. E in merito alle accuse di distorcere e censurare, Wales gli ha fatto presente come Elon abbia obbedito all’aut aut del presidente Recep Tayyip Erdogan, durante le elezioni del 14 maggio 2023 in Turchia.

Musk aveva limitato l’accesso ad alcuni contenuti su Twitter in Turchia, da qui l’aut-aut a Twitter: o bloccare tutta la piattaforma o solo alcuni utenti. Elon Musk aveva optato per la seconda, e ha censurato pagine e account scomodi al presidente turco. Da qui la critica di Mr. Wikipedia a Musk. Anni prima la piattaforma venne accusata da Erdogan di alcune pagine non consone all’immagine che il presidente turco voleva si raccontasse sulla Turchia. Invece di chiedere la correzione, ha bandito la piattaforma dalla Turchia. Nel 2019 la Corte Suprema turca dà ragione a Wikipedia, come ricorda la BBC.

Ma Wikipedia si trova in leggera difficoltà

La provocazione di Elon arriva in un momento non molto divertente per Wikipedia. Come si legge nelle note sulla Storia del portale, Wikipedia solo nel 2015 “riceve un totale globale di 10 miliardi di pagine viste da circa 495 milioni di visitatori unici ogni mese“. A sua volta, la Wikimedia Foundation “impiega revisori finanziari di terze parti i cui rapporti sono resi disponibili al pubblico“. Pertanto servono soldi, e molti.

Già nel 2015, al Washington Post, Samantha Lien, portavoce della Wikimedia Foundation, ha dichiarato che ad oggi le riserve coprono un anno di spese operative, “[…] in base alle direttive del Consiglio di amministrazione della Wikimedia Foundation […] queste riserve servono come rete di sicurezza nel caso in cui si verifichino circostanze che ostacolino la raccolta di fondi durante quel periodo. Le riserve sono fondamentali per proteggere Wikipedia da tale eventualità.“.

In effetti Wikimedia deve comunque pagare i 700 dipendenti e appaltatori alle sue dipendenze, e questo nonostante un fatturato annuo di 155 milioni di dollari, spese annuali di 146 milioni di dollari, un patrimonio netto di 240 milioni di dollari e una dotazione in crescita, che ha superato i 100 milioni di dollari nel giugno 2021, secondo i dati della stessa Fondazione.