Economia

MUTUI, SEGRETARIO TESORO USA: DUE ANNI DI CRISI

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(9Colonne) – Roma, 17 set – “A differenza di altri momenti di turbolenza dei mercati le difficoltà attuali non sono state causate da problemi dell’economia reale, ma dall’eccesso di prestiti indisciplinati, che sono stati resi possibili proprio dalla grande liquidità e dalla forza dell’economia. Adesso ci vorrà un po’ per uscire dalla crisi. Più tempo in certi mercati che in altri. In alcuni mercati del credito stiamo già assistendo a un miglioramento. Invece richiederà più tempo il mercato dei mutui ‘subprime’, che continuerà a languire per 18 o 24 mesi”. Lo afferma il segretario del Tesoro americano, Henry Paulson, in una intervista al Global Viewpoint, riportato dalla Stampa. “La chiave per far tornare i mercati del credito a funzionare in maniera normale – aggiunge – è ripristinare la fiducia degli investitori rispetto alla maniera in cui considerano i titoli e il rischio loro associato. E’ ovvio che non si può subire un tracollo del genere nel mercato dei ‘subprime’ senza subire qualche penalizzazione nella crescita. Ma non dimentichiamoci che mentre affrontiamo questi problemi l’economia continua a progredire, al pari degli standard di vita e delle retribuzioni. Le grandi società sono ben capitalizzate. Le istituzioni finanziarie sono ben capitalizzate e fanno guadagni record”. Paulson entra quindi nel merito della crisi di liquidità laddove, solo sei mesi fa si parlava di abbondanza di risparmi (fra l’altro per il trilione di dollari di riserve in mano alla Cina, e poi per i petrodollari), anche se l’altro risvolto della liquidità in mani cinesi sono gli 800 miliardi di dollari del deficit commerciale Usa: “Fra il luglio 2006 e il luglio 2007 le esportazioni americane sono cresciute del 15% mentre le importazioni poco più del 5%. Quel che vediamo è che la forza dell’economia globale ci è di beneficio, fornendoci crescita e posti di lavoro grazie all’export”. “Chi teme che la continua crescita cinese danneggi gli Usa si preoccupa della cosa sbagliata – prosegue il segretario del Tesoro americano -. Gli Stati Uniti e il resto del mondo traggono beneficio dal fatto che la Cina dà un importante contributo alla crescita del mondo. Le esportazioni americane in Cina stanno crescendo a un alto ritmo. E naturalmente i consumatori beneficiano delle importazioni a basso costo dalla Cina. Quel che dovrebbe preoccuparci è l’instabilità che potrebbe interrompere questo percorso di crescita. Sostengo da sempre che il fatto che la Cina si muova troppo velocemente è un rischio minore di quello che si muova troppo lentamente. L’economia cinese sta crescendo in modo così rapido e si sta così integrando in quella mondiale che adesso i cinesi devono accelerare il passo delle riforme interne, aprendosi alla competizione”.