UniCredit: via libera della Bce a tranche piano buyback 2023 da 2,5 miliardi
UniCredit ha annunciato di aver ricevuto dalla Bce l’approvazione per il lancio di una tranche del Programma di riacquisto di azioni proprie 2023 per un massimo di 2,5 miliardi di euro.
La banca guidata dal ceo Andrea Orcel ha confermato l’obiettivo di remunerare gli azionisti, nel 2023, con almeno 6,5 miliardi di euro, rispetto ai 5,25 miliardi di euro del 2022, che si traduce in un rendimento totale superiore al 16%.
Così nel comunicato con cui UniCredit ha reso noto il via libera della Bce, diffuso nella serata di ieri:
Ciò sottolinea l’impegno di UniCredit a conseguire rendimenti interessanti e sostenibili per gli azionisti, preservando al contempo la solidità patrimoniale. Proforma per questa ulteriore tranche di riacquisto di 2,5 miliardi di euro, il CET1 ratio di UniCredit si attesta nel terzo trimestre 2023 al 16,33%, il migliore della categoria.
L’avvio del programma di riacquisto dipende dall’approvazione da parte degli azionisti in occasione dell’Assemblea straordinaria, che è stata convocata per la giornata di oggi 27 ottobre 2023.
Una volta ottenuta l’approvazione degli azionisti, ha concluso UniCredit, la banca intende avviare il riacquisto il prima possibile.
Breaking news
Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.