Società

Leadership Forum, Anna Ronnlund spiega come evitare il “negativity bias”

Vi siete mai chiesti perché gli esseri umani tendono a percepire il mondo che li circonda in maniera più negativa rispetto alla realtà, soffreddo del cosiddetto “negativity bias”? In occasione del Leadership Forum, organizzato da Performance Strategies, abbiamo intervistato Anna Rosling Ronnlund, designer ed esperta di trend globali, per approfondire il concetto della percezione negativa del mondo che ci circonda e l’ossessione delle persone con le notizie negative.

Come evitare il negativity bias

Nel suo intervento sul palco del Forum a Teatro Arcimboldi di Milano, Ronnlund ha dichiarato: “Viviamo in un mondo in cui gran parte delle informazioni sono state digitalizzate in un processo di democratizzazione dei dati. E proprio per questo sarà importante riuscire ad interpretare e analizzare correttamente la mole di dati a cui abbiamo accesso. Questo ci consentirà di prendere decisioni migliori, rendendo tutti i processi decisionali sempre più efficienti in futuro. In tale scenario, sarà dunque importante porsi sempre delle domande, riflettere e verificare sempre i dati“.

Ronnlung ha inoltre evidenziato: “esiste un enorme divario tra il modo in cui le persone percepiscono il mondo e ciò che dicono i dati sullo stato reale del mondo e le implicazioni che questo ha sul processo decisionale. Perché se abbiamo completamente torto riguardo al mondo in cui viviamo, allora corriamo il rischio di prendere decisioni piuttosto sbagliate.”

Alla domanda come evitare il “negativity bias”, Ronnlund ha risposto: “Il primo passo è ricordarsi che molto probabilmente uno sia trascinato dalla negatività, partendo già da questo presupposto è un buon punto. Il secondo passo sarebbe controllare il dati, perché nella maggior parte delle volte le notizie he vediamo e leggiamo sono negative ma spesso i dati suggeriscono un contesto diverso da quello descritto sui media.”

Perché le persone si focalizzano sulle brutte notizie?

Ma perché le persone si focalizzano sulle notizie negative? Fa parte del nostro DNA? Alla domanda Ronnlund ha risposto: “Credo che le persone hanno sempre bisogno di capire se c’è qualche pericolo attorno in quanto la sopravvivenza fa parte della natura dell’essere umano. Dunque per sopravvivere c’è sempre bisogno di controllare tutto ciò che sia negativo attorno a noi per assicurarci che stiamo sopravvivendo e prosperando. Tanti di noi continuano di sopravvivere quotidianamente. Ma credo che in generale siamo più interessati nelle notizie negative perché sono più emozionanti, più succosi e più affascinanti. Se diamo uno sguardo alle buone notizie quasi tutte hanno una componente di cose orribili, che sono accadute perché appunto attirano la nostra attenzione. Dunque credo che se i notiziari dovessero iniziare a produrre solo notizie neutrali o positive, noi, gli esseri umani, diventeremmo frustrati perché abbiamo proprio bisogno di sapere tutte le cose brutte che succedono”.

Qui potete visionare l’intervista integrale di Anna Rosling Ronnlund