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Apple: utili ancora su ma ricavi in calo per la quarta volta. Pesano Cina e stime stagione natalizia

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A Wall Street si prospetta una seduta pesante e all’insegna della volatilità per Apple, che ieri ha presentato i propri conti trimestrali che hanno evidenziato ricavi inferiori alle attese nel vasto mercato cinese e previsioni più caute per il periodo natalizio.

I risultati di Apple non hanno convinto gli investitori, infatti, il titolo nella fase di contrattazione pre-market scende di oltre il 3% a quota 177 dollari ad azione.

Ecco i dettagli dei conti trimestrali, la view degli analisti e l’analisi tecnica sul titolo.

I conti trimestrali di Apple

Apple ha chiuso il quarto trimestre del suo esercizio fiscale con ricavi pari a 89,50 miliardi di dollari (vs stime 89,35 mld di dollari), in calo dello 0,7% rispetto al medesimo trimestre dello scorso anno -0,7%. Anche se i risultati sono sostanzialmente in linea con le attese degli analisti, questi dati evidenziano una certa debolezza, con Apple che continua il suo più lungo periodo di ricavi in calo.

In ogni caso, l’utile di Apple si è attestato in aumento a quota 22,95 miliardi di dollari (20,7 mld di dollari dello scorso anno), superando le attese degli analisti. In tal senso, l’utile per azione (EPS) si è attestato a 1,46 dollari, un dato superiore al 1,29 dollari di un anno fa e oltre alle attese degli analisti a 1,39 dollari.

Bene anche il margine lordo che nel trimestre è incrementato di oltre il 6% su base annua, attestandosi così a quota 40,43 miliardi di dollari, (vs stime 39,79 dollari miliardi).

Quello che pesa è la tendenza del giro d’affari che mostra evidenti segnali di rallentamento.

Debole il mercato cinese e le prospettive

A pesare sul colosso sono soprattutto le criticità in Cina e le prospettive per la parte finale dell’anno.

In particolare, la società ha registrato un calo del 2,5% dei ricavi in Cina che si sono attestati a 15,08 miliardi di dollari, un dato ampiamente al di sotto delle attese di Bloomberg a 17,01 dollari miliardi.

Ma non solo, la Big Tech ha anche affermato di aspettarsi che le entrate di dicembre saranno simili a quelle dello scorso anno.

Ecco che queste indicazioni unite ai deboli dati in Cina suggeriscono che Apple sta affrontando un rallentamento in Asia maggiore delle attese della società, con gli iPhone che in Cina, secondo alcune stime, avrebbero risentito di una flessione del 10%.

“Sebbene i risultati di Apple siano stati resilienti, gli effetti macro sono più profondi in alcuni segmenti di quanto immaginato”, commenta Samik Chatterjee, analista di JPMorgan. “Se gli impatti macroeconomici negativi dovessero persistere, è probabile che si sollevino delle preoccupazioni sulla sostenibilità della crescita“.

I vertici della società hanno comunque cercato di rassicurare gli investitori sulla ripresa della domanda in Cina, ma le criticità permangono. Teniamo presente che il governo di Pechino ha imposto il divieto di utilizzare l’iPhone in alcuni luoghi di lavoro

Scendono le vendite di Mac e Ipad

Per quanto riguarda la suddivisione dei ricavi per tipologia di prodotto, vediamo che l’andamento della società è stato penalizzato anche dalle vendite commerciali di alcuni dei suoi prodotti e in particolare Mac e Ipad.

In tal senso, i ricavi dai Mac sono scesi del 34% rispetto al medesimo periodo dello scorso anno a quota 7,61 miliardi di dollari, sotto le stime ferme a 8,76 miliardi di dollari. Male anche i ricavi dall’iPad che sono scesi rispetto allo scorso anno del 10% a 6,44 miliardi di dollari, anche in questo caso sotto le stime di 6,12 miliardi di dollari.

“Durante il trimestre, la nostra performance aziendale è stata trainante una crescita dell’EPS a doppia cifra e abbiamo restituito quasi $25 mld ai nostri azionisti, continuando a investire nel nostro lungo termine piani di crescita”, ha dichiarato Luca Maestri, Cfo di Apple.

Bene gli iPhone e i servizi

Bene le vendite di iPhone che hanno permesso al colosso di Cupertino di realizzare ricavi per 43,81 miliardi di dollari, +2,8% a/a, un dato oltre le stime degli analisti di 43,73 dollari miliardi. I ricavi di iPhone stabiliscono così un nuovo record a settembre.

Inoltre, l’ultimo modello di smartphone, l’iPhone 15, è uscito solo nelle ultime settimane del trimestre appena concluso (metà settembre) e secondo il board della società sta già facendo meglio del precedente modello.

“Ora disponiamo della nostra gamma di prodotti più forte mai diretto verso le festività natalizie, incluso l’iPhone 15 gamma e i nostri primi modelli Apple Watch a zero emissioni di carbonio, una pietra miliare dei nostri sforzi per rendere tutti i prodotti Apple realizzati con carbonio neutrale entro il 2030”, ha commentato il Ceo Tim Cook.

I ricavi totali di Apple dai prodotti si attestano complessivamente quindi a 67,18 miliardi di dollari (vs stime 67,82 mld dollari), con un calo del -5,3% rispetto al suo quarto trimestre dello scorso anno.

Al contrario, Trend positivo per i ricavi da servizi che nel quarto trimestre hanno raggiunto un nuovo massimo storico attestandosi a 22,31 miliardi di dollari, con un notevole incremento del 16% rispetto l’anno scorso e oltre le attese degli analisti 21,37 dollari miliardi.

“Il calo delle vendite in Cina di Apple è stata controbilanciata da un settore dei servizi sorprendentemente forte crescita”, hanno commentato gli analisti di Bloomberg Intelligence.

“Il segmento dei servizi è una componente cruciale dell’ecosistema iOS e riveste una notevole importanza per gli investitori”, commenta Mayuranki De, research analyst di Global X. “Nel corso del trimestre, diversi settori verticali dei servizi Apple, tra cui le vendite dell’App Store, la pubblicità, iCloud, i servizi di pagamento e Apple Music hanno registrato performance eccezionali. L’azienda è riuscita ad accumulare oltre un miliardo di abbonamenti a pagamento, comprendendo sia i servizi proprietari sia le applicazioni sull’App Store che utilizzano modelli di fatturazione ricorrente”, conclude l’analista di Global X.

Il parere degli analisti

Guardando al consensus raccolto da Bloomberg, il 65% degli analisti che seguono il titolo hanno una visione rialzista (“Buy”) su Apple, il 26% circa consiglia di mantenere il titolo in portafoglio (“Hold”), mentre solo in 4 analisti hanno una visione ribassista (“Sell”) sul titolo.

Il prezzo obiettivo medio a 12 mesi è a quota 197 dollari ad azione, il che implicherebbe un rendimento potenziale di oltre l’11% dai prezzi attuali a Wall Street.

Secondo Erik Woodring di Morgan Stanley “la guidance di Apple per il trimestre di dicembre è “in gran parte invariato poiché i margini record compensano il mancato guadagno”.

“Le previsioni del trimestre di dicembre di Apple sono state deboli e il si prevede che il trimestre festivo sarà piatto rispetto allo scorso anno”, ha commentato l’analista Harsh Kumar.

Analisi tecnica su Apple

Dopo aver raggiuto un minimo di periodo a fine ottobre vicino a quota 164 dollari, Apple ha invertito la tendenza di breve periodo, tornado al di sopra della media mobile semplice a 200 periodo (linea arancione, resistenza dinamica).

Questa settimana Apple ha bucato al rialzo anche due importanti livelli di resistenza statica, prima quello a 170 dollari e poi a 176 dollari, livello da cui transita anche la media mobile a 50 periodi (linea blu).

[/media-credit] Andamento di breve periodo di Apple. Fonte TradingView

Prima dei conti Apple si stava ritornando velocemente verso la trendline ribassista (linea tratteggiata blu) costruita dai massimi di luglio e confermata anche a settembre. Ma adesso, con la seduta di oggi, Apple potrebbe riportarsi sotto il supporto a quota 174 dollari, chiudendo così il gap up che si era aperto nella seduta di ieri.

In ogni caso, come vediamo dal grafico di lungo periodo qui sotto, il trend di medio-lungo periodo di Apple è positivo con il titolo che da inizio anno mostra comunque un rialzo del +36%, +19% rispetto i prezzi di un anno fa. Dai minimi del 2020 ha messo a segno un rialzo di oltre il 200%.

[/media-credit] Andamento di lungo periodo di Apple. Fonte Bloomberg