E se la prossima sorpresa positiva arrivasse dai mercati cinesi? Dopo anni di rallentamento economico, rispetto a quanto fatto in passato sembra che il Dragone sia pronto a rialzare la testa. I dati più interessanti sono quelli che arrivano dalle regioni.
L’economia cinese ha registrato nelle 34 regioni del paese una crescita di alta qualità ed equilibrata. Il tasso di crescita economica di oltre la metà di tutte le regioni ha superato il dato medio nazionale, con il PIL regionale di 13 province che supera i tremila miliardi di yuan (410 miliardi di dollari). In particolare, il PIL delle province di Guangdong e Jiangsu ha superato i novemila miliardi di yuan, classificandosi al primo e secondo posto a livello nazionale.
La maggior parte delle regioni ha inoltre evidenziato segnali di continuo consolidamento e ripresa dei consumi. Nei primi tre trimestri, il totale delle vendite al dettaglio di beni di consumo in 17 regioni è aumentato rispetto al totale nazionale del 6,6% su base annua. Nel frattempo, Shanghai, Hainan e diverse altre regioni hanno mantenuto una crescita a due cifre nello stesso periodo.
Per questo molti economisti cominciano a pensare che l’economia cinese potrebbe espandersi a un ritmo più rapido l’anno prossimo rispetto al 2023, anche se permangono grandi dubbi sull’eventuale ritorno della fiducia degli investitori.
C’è bisogno di “prove”, però. Risultati tangibili che dimostrino come gli stimoli economici stiano davvero funzionando. C’è bisogno di far salire la fiducia dei consumatori e delle imprese e trovare una definitiva exit strategy alla condizione di difficoltà del sistema immobiliare.
Il mese scorso il governo ha annunciato un maggiore sostegno all’economia, tra cui l’emissione di debito sovrano aggiuntivo e l’aumento del rapporto deficit fiscale. Ci sono segnali che la ripresa economica rimane fragile: ottobre ha fornito dati più deboli del previsto sull’attività industriale e un inatteso allentamento nel settore dei servizi. Ciononostante, i dati per il periodo luglio-settembre hanno superato le stime e sembrano lasciar presagire una crescita di circa il 5% per il 2023.
La nazione deve affrontare altre sfide per la crescita. La Cina ha promesso di eliminare i rischi del debito legati alle autorità locali con un “meccanismo a lungo termine” e ha segnalato la volontà di espandere l’indebitamento del governo centrale. Pechino è alle prese con crescenti rischi per il settore finanziario da 61.000 miliardi di dollari del paese, che è stato colpito dal fallimento degli imprenditori immobiliari e dai governi locali in difficoltà.
Vedremo, nelle prossime settimane, se la strada imboccata e quella giusta e se i numeri delle Regioni si estenderanno anche al Paese inteso nel suo insieme.