Fmi alza le stime sulla crescita della Cina nel biennio 2023-24
Il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) ha aggiornato le sue previsioni sulla crescita economica della Cina per il 2023, aumentandola dal 5% al 5,4%. Questo rialzo è dovuto alla solida ripresa dell’economia cinese nella fase post-COVID-19. Ciononostante, l’istituto internazionale si aspetta un rallentamento della seconda economia mondiale nel corso del prossimo anno.
La crescita del PIL potrebbe frenare al 4,6% nel 2024, a causa della continua debolezza del settore immobiliare cinese e della domanda esterna limitata, come ha affermato il FMI in un comunicato stampa. Questa previsione, tuttavia, è migliore rispetto alla precedente stima del 4,2%, annunciata in ottobre nel World Economic Outlook, “grazie a un terzo trimestre migliore del previsto e alle recenti dichiarazioni politiche,” ha affermato la capo economista del FMI Gita Gopinath.
Nel medio termine, si prevede che la crescita rallenterà gradualmente fino a circa il 3,5% entro il 2028, a causa degli ostacoli legati ad una bassa produttività e all’invecchiamento della popolazione. La Cina ha introdotto numerose misure per sostenere il mercato immobiliare, ma servono ulteriori interventi per garantire una ripresa più rapida e ridurre i costi economici durante la transizione.
Infine, secondo Gopinath la Cina dovrebbe sviluppare una strategia globale di ristrutturazione per ridurre il livello di indebitamento dei veicoli di finanziamento del governo locale (LGFV).
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.