Economia

Come leggere correttamente la bolletta dell’elettricità

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A volte leggere la bolletta dell’elettricità può essere una vera e propria impresa. Soprattutto in un periodo come questo, nel quale si vuole capire se si rientri nel mercato libero o in quello tutelato. Prima di chiarire questo dubbio, però, è importante capire quali siano le voci di spesa contenute all’interno delle singole bollette della luce ricevute e come vengono calcolate.

Prima di proseguire è bene ricordare che alcune voci che compongono la spesa periodica dipendono direttamente dal fornitore. Altre, invece, sono invariate e non possono essere modificate. Riuscire a capire nel dettaglio queste differenze è molto importante per fare le scelte più adatte alle esigenze di ogni singolo consumatore.

Come leggere la bolletta dell’elettricità

Nella bolletta della luce le principali voci riguardano la materia energia, le spese per il suo trasporto, e la gestione del contatore, gli oneri di sistema e le varie imposte.

Partiamo dalla spesa legata alla materia energia: i costi sono costituiti da una quota fissa, indipendente dagli effetti consumi. Si paga, quindi, anche quando non si consuma niente di elettricità. C’è poi una quota energia, che è proporzionata al consumo e costituisce l’unica parte variabile della bolletta. Questa componente è quella più importante nel momento in cui sceglie il proprio operatore nel mercato libero, perché costituisce il costo sul quale i vari operatori si fanno concorrenza.

Entrando nello specifico, la quota energia è composta dalle seguenti voci:

  • dal costo di acquisto dell’energia elettrica, che è, in estrema sintesi il prezzo energia;
  • a pesare per il 10,4% sul prezzo dell’energia ci sono le perdite di rete. Nel mercato tutelato questa voce è inclusa nel prezzo dell’energia;
  • costo del servizio che garantisce l’equilibrio tra l’energia che viene immessa nella rete e quella prelevata dai consumatori. Auesta voce si chiama dispacciamento;
  • vi è poi la perequazione, che è la componente che garantisce che gli importi pagati dai consumatori per l’elettricità ed il dispacciamento siano quelli realmente sostenuti dai fornitori.

La spesa per il trasporto e la gestione del contatore

Legate strettamente alla spesa per far arrivare l’energia elettrica direttamente a casa del consumatore sono le spese per il trasporto e per la gestione del contatore. In questo caso le spese vengono stabilite direttamente dall’Arera: è una componente che non varia tra i vari fornitori del mercato libero. Questo costo è il risultato di tre componenti:

  • quota fissa (€/cliente/mese), che è indipendente dal proprio consumo;
  • quota potenza (€/KW/mese), che viene applicata alla potenza impegnata;
  • quota energia (€/kWh), che è applicata all’energia consumata.

Oneri di sistema in bolletta

In bolletta si trova una spesa particolare, che è legata agli oneri di sistema, che serve a coprire i costi relativi di interesse generale per il sistema elettrico nazionale. Anche questo prezzo è stabilito direttamente da Arera ogni tre mesi. Non vi è alcun cambiamento, quindi, se si decide di cambiare fornitore nel mercato libero.

Entrando nel dettaglio abbiamo questi costi:

quota fissa (€/cliente/mese): non è legata ai consumi e si applica solo alle abitazioni di non residenza;
quota energia (€/kWh): applicata in base all’energia consumata e, quindi, pagata da tutti indipendentemente dalla residenza.

Le imposte che si trovano in bolletta

Per le bollette dell’energia elettrica ci sono delle tariffe differenziate per quanti siano residenti nell’immobile in cui è attiva la fornitura e per quanti non lo siano. Non essere residenti porta a spendere, mediamente, il 35% in più (è il caso, ad esempio, della seconda casa).

Le altre imposte presenti nella bolletta della luce sono invariate, indipendentemente dal fornitore che si è scelto. All’energia consumata viene applicata l’Iva al 10%, che viene calcolata sull’importo totale della fattura.

Mercato libero

Domanda finale: come si fa a sapere se la bolletta che ci viene recapitata è relativa al mercato libero o a quello di maggior tutela? Lo si riesce a scoprire leggendo direttamente il documento che arriva periodicamente. Ogni fornitore è tenuto ad inserire una di queste diciture:

  • Mercato libero dell’energia;
  • Servizio di Maggior Tutela.

In base alla dicitura che è presente nella bolletta dell’elettricità si sa a quale segmento si appartiene.