Passare al mercato libero e scegliere la tariffa di luce e gas non è facile. Sul mercato sono presenti diverse offerte: per trovare quella più adatta alle proprie esigenze è necessario valutare diversi parametri.
Quali sono le variabili da prendere in considerazione per identificare il fornitore più adatto alle nostre esigenze? E soprattutto a cosa è necessario stare attenti nel momento in cui si passa al mercato libero e non si vogliono commettere errori? Vediamo a cosa è necessario analizzare per effettuare la scelta corretta.
Mercato libero dell’energia elettrica
Prima di aderire ad una qualsiasi offerta per l’energia elettrica nel mercato libero è necessario stare attenti che le condizioni siano soddisfacenti. Per quanto riguarda la corrente elettrica bisogna tenere a mente alcuni fattori che possono guidare la scelta, tra i quali ci sono:
- il costo della materia prima. Questo è il parametro che viene pubblicizzato in maniera massiccia dai fornitori e viene espresso in €/kWh. Gli operatori del mercato libero possono modificare questo parametro a loro piacimento, permettendo ai consumatori di avere delle soluzioni più adatte alle loro esigenze. E in molti casi anche flessibili;
- la tipologia dell’offerta, che può essere fissa o indicizzata. Ai clienti possono essere fatte due proposte diverse: una con un prezzo fisso per un determinato periodo – generalmente ventiquattro mesi – ed una con un costo variabile, che è strettamente legato all’andamento del mercato della luce o agli aggiornamenti periodici effettuati da Arera;
- la tipologia di tariffa. La scelta da effettuare, in questo caso, è quella relativa alla gestione delle fasce orarie. È possibile avere delle opzioni monorarie, biorarie e multiorarie, che sono strettamente collegate al tipo di contatore che è stato collegato.
A cosa stare attenti con il gas
Un discorso simile a quello che abbiamo appena fatto per l’energia elettrica è necessario farlo anche quando si passa al mercato libero per il gas. In questo caso i parametri da tenere sotto controllo sono i seguenti:
- il costo della materia prima, che in questo caso viene espressa in €/Smc. Come per l’energia elettrica è proprio su questa voce che le varie compagnie si fanno la maggiore concorrenza tra di loro: può essere modificato dai fornitori ed è la voce maggiormente reclamizzata;
- la tipologia offerta. Può essere a prezzo bloccato per un determinato periodo – che oscilla tra i dodici e i ventiquattro mesi – o a costo variabile. In quest’ultimo caso gli importi possono essere indicizzati dal mercato o essere aggiornati ogni tre mesi da Arera;
- la tipologia di utilizzo. Sempre che non ci siano delle esigenze specifiche per quanto riguarda il gas l’utilizzo può essere misto e comprendere la cottura dei cibi, il riscaldamento e la produzione di acqua calda.
Mercato libero: a cos’altro guardare
Quando si passa al mercato libero la concorrenza tra i vari operatori è serrata. Periodicamente vengono create nuove formule commerciali, che sono sempre più appetibili. Nel momento in cui si fa una scelta, oltre alle voci che abbiamo appena elencato è bene verificare:
- eventuali sconti effettuati sulla singola fornitura;
- come funziona l’assistenza clienti;
- la presenza di eventuali bonus economici, nel momento in cui si attiva la domiciliazione bancaria;
- la presenza di bonus sconti da spendere sulle piattaforme di e-commerce.
Sono da considerare, inoltre, la presenza di costi secondari per i servizi secondari, che possono rientrare in queste voci:
- spese per disattivazione;
- spese per voltura e subentro;
- spese per attivazione;
- costi per la variazione di potenza.