Economia

Più salute e welfare per gli italiani

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 L’allungamento delle prospettive di vita fa emergere nuovi bisogni di protezione che possono essere soddisfatti con welfare aziendale e polizze assicurative

La salute oggi è la prima preoccupazione per l’80% degli italiani ed è sempre meno ancorata al concetto di malattia, mirando invece a quello di benessere. Questo perché l’aspettativa di vita si sta allungando, mutano le prospettive ed emergono nuovi bisogni di protezione. Per capire come soddisfare tutte queste esigenze ne abbiamo parlato con Massimo Monacelli, general manager di Generali Italia, la compagnia guidata dal country manager and Ceo Giancarlo Fancel.

Come mai gli italiani sono così attenti al tema della salute?
Andiamo verso un mondo in cui aumenterà la domanda di salute con una crescente pressione sulla sostenibilità del sistema sanitario. Questo è legato a tre fattori: una maggiore attenzione verso la salute nata in concomitanza del Covid, il progressivo invecchiamento della popolazione e il tema del benessere. La consapevolezza di vivere più a lungo porta ad una maggiore attenzione a prevenzione, stili di vita sani attivi e sostenibili per mantenersi in salute.

Cosa possono fare gli italiani per fare fronte ai tagli del welfare pubblico nella sanità e nell’assistenza familiare?

Per fare fronte a questo problema si può intervenire su più livelli. Il primo è rappresentato dal welfare aziendale. Le imprese possono decidere di sottoscrivere pacchetti di servizi welfare da erogare ai propri dipendenti, un trend in continua crescita e che porta benefici all’impresa stessa. Secondo il nostro Welfare Index Pmi, le imprese che garantiscono alti livelli di questi servizi hanno risultati reddituali superiori rispetto alla media. Il secondo livello è rappresentato dal tema dell’assicurazione integrativa, ancora poco diffusa in Italia.

 

Quali polizze ci sono per fare fronte a queste esigenze?

Per le cure sanitarie Generali mette a disposizione soluzioni salute basate su pacchetti personalizzabili e modulabili a seconda della capacità di spesa del contraente. Si parte da moduli che prevedono l’accesso a un network di strutture selezionate e convenzionate, dove effettuare visite mediche e odontoiatriche a tariffe agevolate per arrivare fino al rimborso per le spese mediche e le patologie assicurate nella polizza. Senza trascurare servizi di prevenzione che prevedono, per esempio, check up periodici.

C’è poi il tema dell’autosufficienza che può essere coperto con polizze Long term care (Ltc), ancora poco richieste in Italia mentre all’estero sono molto diffuse. Una polizza Ltc offre tranquillità alla famiglia, poiché riduce il carico finanziario associato alle cure in caso di perdita di autosufficienza.

Nei mesi scorsi abbiamo lanciato la nuova soluzione ‘Scegli per una Lungavita’ per completare l’offerta in questo settore e offrire protezione anche ai nostri clienti più avanti con l’età. La soluzione prevede anche un servizio dedicato alla salute, che permette di effettuare con continuità tutti i check up per mantenersi in salute e fare prevenzione grazie alle strutture sanitarie del network Generali Welion. Un servizio compreso anche nell’ultima soluzione temporanee caso morte (Tcm) che abbiamo lanciato lo scorso anno, “Scegli col cuore per chi ami”.
Queste polizze prevedono, in caso di decesso dell’assicurato, il pagamento di un premio ai beneficiari, garantendo alle persone care una disponibilità economica immediata in situazioni difficili. Solitamente si consiglia di sottoscriverle a chi ha familiari che dipendono economicamente dall’assicurato e a chi ha sottoscritto un finanziamento, come il mutuo sulla prima casa: in questo modo si tutelano i propri cari anche in caso di eventi gravi.

 

E sul fronte della previdenza?

Sono disponibili fondi pensione e piani individuali pensionistici, i cosiddetti Pip. Anche su questo fronte c’è molto da fare considerando che in futuro si vivrà di più e quindi serviranno maggiori risorse finanziarie al termine della vita lavorativa.

 

Il welfare fa bene anche alle donne, cosa avete rilevato?

L’ultima edizione di Welfare Index Pmi ha messo in luce una correlazione tra il livello di welfare aziendale delle singole imprese e la presenza di donne in posizioni di responsabilità all’interno delle stesse, favorendo quindi una maggiore inclusione. Nel dettaglio la quota di donne con ruoli di responsabilità è del 29,6% nelle imprese con livello di welfare base ma sale al 38,7% in quelle con un livello di welfare molto alto.

L’articolo integrale è stato pubblicato sul numero di novembre del magazine Wall Street Italia. Clicca qui per abbonarti.